In questa lezione di grammatica italiana parlo dell'errore più brutto con il congiuntivo e spiego la terza persona dell'imperativo dei verbi regolari e irregolari della prima coniugazione (-ARE). Per i verbi in -ERE e -IRE, clicca qui.
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Di seguito trovi il testo del video | Full English transcript
Ciao a tutti, io sono Luca e questa è la seconda parte del video sull'errore più brutto con il congiuntivo, che io ho chiamato "l'errore di Fantozzi".
Questo è probabilmente l'errore in assoluto più imbarazzante con il congiuntivo e lo dovete assolutamente evitare.
Come dicevo, questa è la seconda parte del video. Vi consiglio vivamente di guardare anche la prima, se non l'avete già fatto. Questo vale soprattutto per le persone che sono giunte per caso su questo video e non hanno visto la prima parte.
Nella prima parte del video ho spiegato di che errore si tratta. Ho spiegato perché quest'errore è particolarmente imbarazzante.
In questo video spiegherò come evitare quest'errore.
(Introduzione del canale)
Allora, diciamo che di solito quest'errore viene presentato come errore con il congiuntivo, ma forse sarebbe meglio presentarlo come errore con l'imperativo.
In che senso? Nel senso che quest'errore riguarda alcune forme del congiuntivo presente che vengono usate come imperativo. Cioè con la funzione di imperativo.
Quindi da un lato la forma è quella del congiuntivo, la funzione è quella dell'imperativo. Ovvero sono forme del congiuntivo che vengono usate per dare ordini o invitare qualcuno a fare qualcosa.
L'imperativo sicuramente sapete che cos'è. L'imperativo è quel modo verbale che viene usato quando vogliamo invitare qualcuno a fare qualcosa. Per esempio "Mangia!" è imperativo. Oppure "Mangiate!" è imperativo.
Di solito l'imperativo viene spiegato in questo modo: si dice che l'imperativo in senso stretto ha due forme, una per il singolare e una per il plurale. Cioè "Mangia" è per la seconda persona singolare, "Mangiate" è per la seconda persona plurale.
Per quanto invece riguarda la terza persona singolare e plurale, di solito si dice che queste forme vengono prese dal congiuntivo perché coincidono con il congiuntivo.
Se io voglio invitare una persona a fare qualcosa, uso l'imperativo di seconda persona singolare. Ok? Questo però soltanto nel caso in cui io stia dando del tu a questa persona. Ovvero nel caso in cui io mi rivolga in modo informale a questa persona.
Se invece io sto dando del lei a questa persona, la questione è un attimo più complessa. Perché non posso chiaramente usare l'imperativo di seconda persona, ma devo usare l'imperativo di terza persona.
L'errore, che io ho chiamato l'errore di Fantozzi, è dato dal fatto che le persone sbagliano a formare la terza persona dell'imperativo. Cioè quando vogliono formare un imperativo usando il lei, sbagliano.
Il fatto è che per alcuni verbi questa forma termina in -A, per altri verbi termina in -I. Le persone fanno confusione e sbagliano e usano sempre la desinenza I.
Però il problema è che, nel caso di alcuni verbi, queste forme terminano per -I, nel caso di altri verbi terminano per -A. L'errore consiste nell'usare la desinenza -I al posto della desinenza -A.
Si dice che l'imperativo di terza persona viene "preso in prestito" dal congiuntivo. Però secondo me in realtà un approccio di questo tipo crea soltanto confusione. Secondo me un approccio di questo tipo è piuttosto problematico. Secondo me, infatti, un approccio di questo tipo contribuisce all'errore di Fantozzi.
E secondo me è meglio spiegare la terza persona dell'imperativo come terza persona dell'imperativo.
Ma facciamo degli esempi concreti!
Partiamo dalla prima coniugazione, cioè i verbi in -ARE. Questo è il caso più semplice. Vediamo l'imperativo di alcuni verbi in ARE, concentrandoci in particolare sulla terza persona singolare.
Per esempio, se io prendo il verbo "lavare", all'imperativo avrò "lava", quindi seconda persona singolare (tu). E poi avrò "lavate!" (punto esclamativo) seconda persona plurale, quindi voi.
La persona problematica è la terza persona singolare dell'imperativo, che noi usiamo quando diamo del lei a qualcuno. Nel caso del verbo "lavare" sarà "lavi". Quindi vedete che c'è una I, termina per -I.
Se prendiamo il verbo "mangiare", avremo "mangia" (tu), "mangi" (lei), "mangiate" (voi), "mangino" (loro).
Sulla terza persona plurale non mi soffermerei più di tanto perché comunque viene usata molto raramente. Comunque non è problematica, perché basta prendere la terza singolare e aggiungere -NO.
Se prendiamo il verbo "cantare", avremo "canta", "canti", "cantate" e "cantino".
Se prendiamo "ascoltare" avremo "ascolta", "ascolti", "ascoltate" e "ascoltino".
Se prendiamo il verbo "comprare" avremo "compra", "compri", "comprate", "comprino".
Se prendiamo "acquistare", avremo "acquista", "acquisti", "acquistate", "acquistino".
Se prendiamo il verbo "ricordare", avremo: "ricorda", "ricordi", "ricordate", "ricordino".
Se prendiamo "cancellare", avremo "cancella", "cancelli", "cancellate", "cancellino".
Se prendiamo "trovare", avremo "trova", "trovi", "trovate", "trovino".
Quindi vedete qual è il punto? Che i verbi in -ARE hanno l'imperativo della seconda persona con la lettera A e l'imperativo delle terze persone con la lettera I.
Un altro esempio potrebbe essere "scusare": "scusa", "scusi", "scusate", "scusino".
E quindi adesso probabilmente capite perché possiamo dire sia "scusa" sia "scusi". Se diciamo "scusa" vuol dire che stiamo dando del tu alla persona, se diciamo "scusi" vuol dire che stiamo dando del lei alla persona.
Prima di passare all'altra coniugazione, volevo dire due cose.
Allora, la prima riguarda i pronomi. Se io ho un pronome, se io ho il pronome "me", l'imperativo sarà "Scusami" (seconda persona singolare), poi "Mi scusi", e poi "Scusatemi", e poi "Mi scusino".
Quindi notate la differenza? Alla terza persona singolare e plurale il pronome viene anteposto al verbo.
Questo discorso vale anche nel caso dei verbi riflessivi, no?
Per esempio, se io ho il verbo "lavarsi", l'imperativo sarà "lavati", "si lavi", "lavatevi" e "si lavino". Anche qui alla terza persona il pronome viene anteposto, cioè viene messo davanti al verbo.
Se prendiamo il verbo "comprarsi", avremo: "comprati", "si compri", "compratevi" e "si comprino".
Se prendiamo il verbo "mangiare", avremo "mangiati", "si mangi", "mangiatevi" e "si mangino".
Come dicevo, la terza persona plurale ve la sto dicendo, ma in realtà non la userete e non la sentirete quasi mai.
Allo stesso modo, se abbiamo il verbo "cancellare", riflessivo "cancellarsi", le forme saranno: "cancellati", "si cancelli", "cancellatevi" e "si cancellino".
Un altro esempio molto utile può essere il verbo "accomodarsi". Quindi, se noi abbiamo "accomodarsi", le forme saranno: "accomodati", se diamo del tu, e "si accomodi" se diamo del lei.
Quindi ecco la prima cosa che volevo dire riguarda proprio questo, cioè il discorso dei pronomi. Il pronome alla terza persona singolare e alla terza persona plurale viene anteposto. Ma questo probabilmente lo sapete già, probabilmente conoscete la forma "scusami" e la forma "mi scusi" e avete notato la differenza.
La seconda cosa che volevo dire riguarda quattro verbi molto importanti, molto comuni che hanno delle forme piuttosto particolari. I verbi sono "fare", "dare", "stare" e "andare".
Ma guardiamoli uno alla volta.
Allora, partiamo da "fare". L'imperativo di fare è fa' (seconda persona singolare), poi la terza persona "faccia", "fate" e "facciano".
Allora, propriamente l'imperativo di seconda persona singolare dovrebbe essere fa', ma molte persone nell'italiano contemporaneo dicono "fai" e usano "fai" come imperativo. Cioè propriamente dovrebbe essere "Fa' come credi", ma tutti dicono "Fai come credi".
Ma la cosa che a noi interessa è la terza persona singolare, cioè "faccia". Qual è l'errore che è stato reso celebre dai film di Fantozzi? L'errore consiste nel dire "facci". Quindi il verbo "fare" all'imperativo di terza persona singolare termina per -A, non per -I.
E nei film di Fantozzi c'era proprio una scena, mi ricordo, in cui un personaggio diceva: "Ragioniere, mi facci il piacere!". Quindi diceva "facci", ma avrebbe dovuto dire "faccia".
Poi c'è il verbo "dare", anche questo è un verbo piuttosto particolare. Le forme saranno: Da' oppure "dai", "dia", "date" e "diano".
Qual è l'errore reso celebre dai film di Fantozzi? L'errore è dire "dii". Quindi non "mi dia" ma "mi dii" con due I.
Poi c'è il verbo "andare" e le forme di andare sono Va' oppure "vai", "vada", "andate" e "vadano". L'errore reso celebre dai film di Fantozzi è dire "Vadi!". Cioè "vadi" al posto di "vada".
Per esempio, mi ricordo una scena in cui un personaggio diceva: "Vadi ragioniere, vadi!". Oppure: "Vadi, vadi, vadi pure!".
Poi c'è il verbo "stare". L'imperativo di "stare" sarà "stia": "stia" e non "stii". Non mi ricordo se nei film di Fantozzi facevano quest'errore. Comunque sia, l'errore è dire "stii" con due I al posto di "stia". Quindi i verbi "dare" e "stare" sono simili da questo punto di vista.
Ecco, quindi, come avete visto, i verbi in -ARE in generale non sono problematici, perché comunque i verbi in -ARE per l'appunto hanno la desinenza I.
I verbi in -ARE problematici sono soltanto quattro, cioè: "dare", "fare", "stare" e "andare".
Ma passiamo ora ai verbi in -ERE!
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