In questa lezione di grammatica italiana spiego come si forma la terza persona singolare dell'imperativo, che viene usata quando si dà del "Lei" a qualcuno (forma di cortesia). Per i verbi in -ARE, clicca qui.
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Partiamo per esempio dal verbo "prendere". Le forme del verbo "prendere" saranno: se diamo del tu, "prendi, se diamo del lei "prenda".
D'ora in avanti parlo solo delle forme singolari, perché comunque avete capito il concetto. Le forme plurali si formano allo stesso modo.
Quindi, se io do del tu a una persona, le dovrò dire: "Prendi questo libro!". Con la I. Se invece le do del lei, dovrò dire: "Prenda questo libro!" con la A.
Chiaramente vale lo stesso discorso per i pronomi Quindi se il verbo è "prendersi" dovrò dire "Prenditi questo libro" Questo se do del tu. Se do del lei dovrò dire: "Si prenda questo libro". Come vedete, il pronome clitico viene anteposto.
Se prendiamo il verbo "mettere", avremo "metti" se diamo del tu, "metta" se diamo del lei.
Se abbiamo "mettersi", le forme saranno "mettiti" se diamo del tu e "si metta" se diamo del lei. Quindi la frase potrebbe essere: "Mettiti la giacca!". Oppure: "Si metta la giacca!".
Se prendiamo "scrivere", avremo "scrivi" se diamo del tu e "scriva" se diamo del lei.
Se prendiamo "iscriversi", avremo "iscriviti" se diamo del tu e "si iscriva" se diamo del lei.
Se prendiamo il verbo "spingere" avremo "spingi" e "spinga". Quindi, se diamo del tu, dovremo dire "spingi", se diamo del lei dovremo dire "spinga".
Da "scendere" avremo "scendi" se diamo del tu e "scenda" se diamo del lei.
Da "spendere" avremo "spendi" se ci rivolgiamo a qualcuno in modo informale, quindi se gli diamo del tu. E "spenda" se ci rivolgiamo a qualcuno in modo formale e gli diamo del lei.
Se prendiamo il verbo "vedere", quindi un verbo con la desinenza accentata, avremo "vedi" se diamo del tu e "veda" se diamo del lei.
Se prendiamo "battere", avremo "batti" e "batta". Quindi "Batti!" se diamo del tu e "Batta!" se diamo del lei.
Questo è probabilmente uno degli errori più celebri della serie di film di Fantozzi. Infatti c'è una scena che conoscono tutti in cui Fantozzi e un suo collega stanno giocando a tennis e a un certo punto il collega di Fantozzi gli dice: "Fantozzi, batti!".
Dice "batti", ma avrebbe dovuto dire "batta". Perché comunque i colleghi in questo film si danno sempre del lei. Quindi gli altri personaggi quando si rivolgono a Fantozzi gli danno sempre del lei.
E allora c'è questo personaggio che dice: "Ragionere, batti! Cosa sta aspettando?! Batti, batti!". E Fantozzi non sa bene cosa fare perché gli sembra strano che il collega gli sta dando del tu. Perché effettivamente la forma "batti" è la forma del tu. E Fantozzi chiede: "Ma che fa, mi dà del tu?". E il collega precisa: "No, no! Batti è congiuntivo!".
- Allora ragioniere, che fa? Batti!
- Ma mi dà del tu?
- No, no, dicevo: batti lei!
- Ah, congiuntivo.
- Sì!
- Aspetti!
Poi ci sono dei verbi in "ere" piuttosto problematici non tanto perché hanno una desinenza diversa ma perché cambiano alcune cose a livello di tema.
Uno di questi è il verbo "tenere" e tutti i composti. Quindi "sostenere", "ritenere", ecc., "contenere". Quindi "tenere" farà: "Tieni!", seconda persona singolare, e "Tenga!", terza persona singolare.
Vale sempre lo stesso discorso sui pronomi. Quindi sarà, per esempio: "Tieniti questo libro!" se do del tu a qualcuno, e "Si tenga questo libro!" se do del lei a qualcuno.
Un altro verbo particolare in -ere è "sedere", quindi... in particolare "sedersi" ci darà "Siediti!" se si dà del tu e "Si sieda!" se si dà del lei.
Poi c'è il verbo "bere" che ha delle forme piuttosto particolari, che saranno "Bevi!" e "Beva!". Quindi "Bevi!" se do del tu, "Beva!" se do del lei.
Allo stesso modo, se ho "bersi", le forme saranno: "beviti" - per esempio "Beviti questa birra!" e "Si beva questa birra!". Qual è la differenza? Che nel primo caso sto dando del tu alla persona, nel secondo caso le sto dando del lei.
Ecco, poi da ultimo quasi mi stavo dimenticando, chiaramente ci sono due verbi in -ere piuttosto particolari, "essere" e "avere", che hanno, ovviamente, è inutile dirlo, delle forme irregolari. Ma queste forme probabilmente le conoscete già.
Allora, se prendiamo "avere", avremo "abbi" seconda persona singolare e"abbia" terza persona singolare. Quindi, se do del tu a qualcuno devo dire "abbi", se gli do del lei devo dire "abbia".
Se prendiamo "essere", avremo "sii" e "sia". Quindi, se do del tu a qualcuno devo dire "sii", se do del lei a qualcuno devo dire "sia".
Passiamo ai verbi in -ire!
Allora, prendiamo per esempio "aprire". Le forme saranno: "apri" e "apra". Quindi se do del tu dovrò dire "Apri!", se do del lei dovrò dire "Apra!".
Se prendo "coprire" avrò: "copri" se do del tu e "copra" se do del lei. Allo stesso modo i composti di "coprire". Per esempio "scoprire": "scopri" e "scopra".
Se prendo "sentire", avrò "senti" se do del tu, "senta" se do del lei.
Se prendo "partire" , "parti" e "parta".
Poi sapete che tra i verbi in -ire ce ne sono alcuni un po' particolari, per esempio "finire". Ecco, se prendiamo "finire" avremo "finisci" se do del tu e "finisca" se do del lei.
Il verbo "salire" è piuttosto particolare e infatti abbiamo "sali" se do del tu e "salga" se do del lei.
Poi il verbo "uscire" è piuttosto particolare e sarà "esci" se diamo del tu e "esca" se diamo del lei.
Ma poi veniamo a due verbi che compaiono in tante scene dei film di Fantozzi: il verbo "dire" e il verbo "venire".
Nei film di Fantozzi ci sono delle scene in cui un personaggio dice, per esempio: "Ragioniere, mi dichi!". Quindi usa la forma "dichi" invece di usare la forma corretta "dica". Perché infatti se prendiamo il verbo "dire", avremo "Di'" se diamo del tu e "Dica" se diamo del lei.
Allo stesso modo se c'è un pronome avremo "dimmi" se diamo del tu e "mi dica" se diamo del lei.
Poi c'è il verbo "venire" e in molte scene dei film di Fantozzi c'è un personaggio che dice: "Venghi ragioniere, venghi!". Quindi usa la forma "venghi" invece della forma corretta "venga". Oppure in un'altra scena dice "Venghi, venghi pure!".
Le forme del verbo "venire" sono "vieni" se do del tu a qualcuno e "venga" se do del lei a qualcuno.
Ecco, credo che abbiamo esaminato in modo sufficientemente approfondito le principali tipologie di verbi.
Quest'errore riguarda una forma particolare, ovvero la terza persona singolare dell'imperativo. Di solito questa forma viene spiegata dicendo che in realtà viene "presa in prestito" dal congiuntivo, ma secondo me è meglio spiegarla proprio come terza persona singolare dell'imperativo.
Abbiamo visto che questa forma termina per A nel caso di alcuni verbi e per I nel caso di altri verbi. In particolare, i verbi in -ARE hanno la desinenza in I, tutti gli altri verbi hanno la desinenza in A. Va notato, però, che ci sono alcuni verbi in -are che fanno eccezione. Questi sono 4: "dare", "fare", "stare" e "andare".
L'errore che io ho chiamato "l'errore di Fantozzi" consiste, fondamentalmente, nell'usare sempre la I. Cioè nell'usare la I quando bisognerebbe usare la lettera A.
Perché viene fatto questo? Perché comunque il verbo standard, il verbo tipico italiano termina in -are, i verbi in -are sono più numerosi e quindi di conseguenza le persone estendono la I a tutti i verbi.
Ma invece abbiamo visto che la desinenza I viene usata solo per i verbi in -are. In tutti gli altri verbi viene usata la lettera A.
Come dicevo, questo è un errore che veramente dovete assolutamente evitare, ma evitarlo sinceramente non è troppo difficile. L'importante è capire come viene formata la terza persona singolare dell'imperativo.
Il problema è che questa cosa di solito viene spiegata male, si fa riferimento al congiuntivo, si dice che questa forma "viene presa in prestito" dal congiuntivo. E questo secondo me crea soltanto confusione.
Ecco, questo è quanto!
Qua in alto magari vi metto il link della playlist in cui ho messo tutti i video che ho fatto sugli errori con il congiuntivo. Mi raccomando, dategli un'occhiata!
Ho fatto diversi video sugli errori con il congiuntivo, li ho messi tutti in questa playlist. Vi consiglio vivamente di dargli un'occhiata, se non l'avete già fatto!
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