In questa lezione di italiano per stranieri spiego una serie di sostantivi, aggettivi e verbi collegati alla spiagga. Qui trovi la seconda parte della lezione.
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Di seguito trovi il testo del video | Full English transcript
Questo video è pensato per chi sta imparando la lingua italiana e vorrebbe arricchire il proprio lessico.
Più precisamente, questo video è pensato per quelle fantastiche persone che sono già in grado di capire l'italiano ma vorrebbero ampliare il proprio vocabolario attivo.
Se stai cercando dei video per imparare bene l'italiano e parlarlo come un madrelingua, sei nel posto giusto!
A proposito, se vi state chiedendo perché mi sono vestito in questo modo - be', la risposta è semplice. Mi sono vestito così proprio perché dovevo parlare della spiaggia.
Partiamo!
(Introduzione del canale)
Ciao a tutti, io sono Luca e in questo video volevo parlare delle parole collegate alla spiaggia.
Se state guardando questo video, sapete che cos'è la spiaggia. Quindi non è necessario che io vi spieghi che cos'è la spiaggia. Comunque sia, la spiaggia è quel luogo piuttosto particolare in cui vanno molte persone quando sono in vacanza.
A proposito, se vi state chiedendo perché io mi sia vestito in questo modo.... A proposito, se vi state chiedendo perché mi sono vestito in questo modo - be', la risposta è semplice, mi sono vestito così proprio perché dovevo parlare della spiaggia.
E quindi questa camicia anni ottanta mi sembrava in assoluto la più indicata per parlare della spiaggia e delle parole collegate alla spiaggia. Nei commenti qua sotto mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate di questa camicia.
In questo video parlerò di parole che molto probabilmente conoscete, ma parlerò anche di parole e modi di dire che forse non conoscete. Quindi vi consiglio caldamente di guardare tutto il video. Cioè di guardare il video fino in fondo.
Allora, partiamo dalla prima cosa che vi volevo dire sulla spiaggia. Allora, in italiano possiamo dire "andare alla spiaggia". Quindi usiamo la preposizione A. Io personalmente preferisco dire così. E penso che la maggior parte degli italiani preferisca dire così.
Si può benissimo dire "andare in spiaggia". Quindi invece della preposizione A possiamo usare la preposizione IN. Questa, infatti, è una di quelle parole con cui possiamo usare entrambe le preposizioni.
Mi vengono in mente, per esempio, le parole "università" e "ospedale". Per esempio, possiamo dire "andare in università" e "andare all'università". Allo stesso modo, possiamo dire "andare in ospedale" e "andare all'ospedale".
Per esempio, se io incontro un mio amico per strada e lui mi chiede "Dove stai andando?", io gli posso rispondere: "Sto andando in università", Oppure "Sto andando all'università". Allo stesso modo gli posso rispondere "Sto andando alla spiaggia" oppure "Sto andando in spiaggia".
Quindi, quando parliamo di queste parole, dovete tenere presente questa cosa. Alcune persone preferiscono usare la preposizione A, altre preferiscono usare la preposizione IN.
Personalmente, nel caso di "spiaggia" preferisco usare A. Perché? Perché è più semplice da pronunciare. O meglio,la pronuncia è più scorrevole. Perché se io dico "alla spiaggia" è un conto, se dico "in spiaggia" è un altro.
Voi mi potreste dire: "Eh va be', ma Luca, qual è la differenza? A me sembra uguale". La differenza è che per motivi di articolazione delle consonanti dire "alla spiaggia" è più facile. La pronuncia è più scorrevole.
E sarà proprio per questo motivo che nell'italiano antico non si diceva "in spiaggia", ma si diceva "in ispiaggia". Cioè si aggiungeva una vocale. Quindi nell'Ottocento le persone dicevano "Sto andando in ispiaggia" e non "Sto andando in spiaggia".
Quindi, in altre parole, veniva aggiunta una vocale che facilitava la pronuncia. Questa vocale veniva anche scritta. E se voi leggete i romanzi dell'epoca trovate scritto, per l'appunto, "in ispiaggia". Questo vale anche per parole simili che iniziano con una S + una consonante.
Adesso, nell'italiano contemporaneo questa vocale non viene più scritta e non viene più pronunciata. A parte alcuni casi eccezionali.
Forse conoscete l'espressione "per iscritto". Si dice "per iscritto" e non "per scritto". Ecco questa forma diciamo che è un fossile di quella vecchia regola. Nell'italiano contemporaneo si dice ancora "mettere il contratto per iscritto". Però, come dicevo, in tutte le altre parole la I non si scrive più e non si pronuncia più.
Ecco, io vi ho parlato del complemento di moto a luogo, cioè "andare alla spiaggia", oppure "andare in spiaggia". Parliamo adesso del complemento di stato in luogo. Cioè "essere alla spiaggia". Oppure "essere in spiaggia". Oppure "sulla spiaggia".
Queste tre varianti sono tutte e tre legittime e accettabili. Alcune persone preferiscono dire "Sono alla spiaggia". Altre persone dicono "Sono in spiaggia". Altre persone ancora dicono "Sono sulla spiaggia".
Personalmente, ma questa forse è una cosa soltanto mia, io tendo a percepire "Sono alla spiaggia" come una variante più astratta e "Sono sulla spiaggia" come una variante più concreta.
Cioè "alla spiaggia" mi viene in mente la spiaggia come spazio astratto. Mentre invece "sulla spiaggia" mi viene in mente proprio il luogo concreto. Quindi, se dovessi descrivere una spiaggia concreta, probabilmente direi "sulla spiaggia". Se invece dovessi parlare in generale della spiaggia, dell'idea generale di spiaggia, probabilmente direi "alla spiaggia".
Ma questa comunque è una differenza che potete anche ignorare. Diciamo che con "andare" va bene sia "alla spiaggia" sia "in spiaggia". Sicuramente "andare sulla spiaggia" mi sembra piuttosto strano. Mentre invece mi sembra più accettabile "essere sulla spiaggia", perché si riferisce proprio alla superficie.
Ma detto ciò, passiamo alla prima parola che mi viene in mente quando si parla di spiaggia.
Be', la prima parola che mi viene in mente probabilmente è "sabbia".
Cos'è la sabbia? La sabbia è quella specie di terra che si trova sulla spiaggia. Non si chiama terra, ma si chiama sabbia. Il sostantivo "sabbia" molto probabilmente lo conoscete.
Forse non conoscete l'espressione "granello di sabbia". Che cos'è un granello di sabbia? Un granello di sabbia è una di quelle minuscole unità che compongono la sabbia. Quindi il singolare è "granello" e il plurale "granelli".
Quindi, ecco, fate attenzione che in italiano si dice "granelli di sabbia" e non - per esempio, "chicchi di sabbia".
Probabilmente conoscete la parola "chicco" - "chicchi". Che viene usata, per esempio, in riferimento al grano. Un chicco di grano. Oppure in riferimento al mais: un chicco di mais. Oppure in riferimento al riso: un chicco di riso. Il chicco evidentemente è più grande del granello. Nel caso della sabbia parliamo di granelli e non di chicchi.
L'aggettivo che deriva dal sostantivo "sabbia" è "sabbioso" - sabbioso, sabbiosa, sabbiosi, sabbiose. Per esempio, potremmo dire "terreno sabbioso".
Dal sostantivo "sabbia" poi c'è il verbo "sabbiare" che sinceramente è un verbo piuttosto tecnico. E probabilmente nella vostra vita non vi servirà mai usare questo verbo. Ve lo spiego, ma vi dico subito che è un verbo tecnico.
Sabbiare indica il processo che in italiano viene chiamato "sabbiatura" per l'appunto. Quindi "sabbiare" è il verbo, "sabbiatura" è il nome del processo. La sabbiatura è quel processo che consiste nel levigare una determinata superficie usando la sabbia. E c'è uno strumento fatto apposta che se non ricordo male si chiama pistola-sabbiatrice. Queste comunque sono parole tecniche.
C'è invece un verbo composto, "insabbiare", che viene anche usato nel linguaggio corrente. Quindi "sabbiare" non viene usato praticamente mai. "Insabbiare", invece, è un verbo molto più comune.
Letteralmente, "insabbiare" vuol dire ricoprire di sabbia. Viene usato, però, in senso figurato, con un significato piuttosto particolare. Il verbo "insabbiare" viene spesso usato dai giornalisti come sinonimo di "nascondere", "occultare". Ecco, "occultare" forse è un sinonimo più preciso.
Perché in senso letterale "insabbiare" vuol dire ricoprire di sabbia. Però in senso figurato vuol dire "occultare" cioè nascondere, coprire, mettere in un posto dove non possa essere trovato.
Quindi se una persona insabbia qualcosa, vuol dire che la nasconde, la mette in un posto in modo che gli altri si dimentichino di questa cosa.
E quindi spesso i giornalisti parlano di "insabbiamento delle prove". Che cos'è l'insabbiamento delle prove? È l'occultamento delle prove. Cioè qualcuno ha trovato delle prove, che potrebbero essere utili in un determinato processo, potrebbero essere utili per capire, per esempio, chi ha commesso un omicidio, - questa persona prende le prove e le nasconde.
Ecco, spesso i giornalisti dicono che la persona "ha insabbiato le prove". Perché fondamentalmente le ha nascoste, le ha occultate.
Evidentemente, se voi ricoprite qualcosa con la sabbia, poi le altre persone non lo vedono.
Spesso l'insabbiamento delle prove è una cosa che viene fatta dalle persone che si occupano dell'indagine. Per esempio, se i poliziotti o i carabinieri arrivano sulla scena del crimine e trovano delle prove che poi però fanno sparire, cioè nascondono, si può parlare di "insabbiamento delle prove". Se per esempio è stata uccisa una persona e sul luogo dell'omicidio c'è un martello e questo martello viene fatto sparire, si può parlare di insabbiamento delle prove.
Ecco io vi ho fatto l'esempio più semplice, il caso più semplice. Cioè una persona prende l'oggetto e lo fa sparire. Come se l'oggetto non fosse stato presente lì sulla scena del crimine. Questo è il caso più semplice.
Ci sono chiaramente sistemi più sofisticati di insabbiamento delle prove. E purtroppo in passato ci sono stati casi di questo tipo in cui le persone che dovevano fare le indagini, poi, in realtà, nei verbali hanno omesso determinati particolari. E questo rientra sempre nel discorso dell'insabbiamento.
Va anche detto che le parole "insabbiamento" e "insabbiare" vengono usate anche in senso più generale, in senso lato, per dire: ostacolare o intralciare qualcosa. Cioè rallentare qualcosa in modo che poi alla fine le persone se ne dimentichino.
Quindi non è tanto un discorso di nascondere, di occultare, ma di prendere qualcosa, metterlo da parte, di modo che poi questa cosa finisca, come diciamo in italiano, nell'oblio. Cioè venga dimenticata.
In questo caso di parla per esempio di "insabbiamento di un procedimento", "insabbiamento di un processo", "insabbiamento di una domanda".
Ad esempio, voi magari presentate una domanda, un'istanza, però ci sono delle persone che hanno interesse che questa domanda non venga accolta. Cioè che non si faccia niente. E quindi magari nell'ufficio questa domanda viene insabbiata. Cioè viene messa da parte. Cioè le persone prendono la vostra richiesta e invece di dire: "Ah, dobbiamo fare questo, questo questo e quest'altro" - la prendono e la insabbiano.
Quindi ecco "insabbiare" può voler dire nascondere determinate cose oppure mettere da parte determinate cose. Evidentemente le persone lo fanno perché hanno interesse a farlo.
E in passato ci sono stati proprio dei casi clamorosi che poi sono stati pubblicati sui giornali in cui, per l'appunto, determinate persone, determinati funzionari hanno insabbiato delle prove oppure hanno insabbiato determinate cose.
Poi la sabbia è collegata sicuramente ai castelli. Cosa fanno i bambini sulla spiaggia? Fanno i castelli di sabbia.
Ecco, colgo l'occasione per fare una precisazione. Volendo, si potrebbe dire "costruire un castello di sabbia". Però diciamo che tutti dicono "fare un castello di sabbia".
I castelli di sabbia sapete cosa sono, quindi non è necessario che io ve lo spieghi.
Che strumenti usano i bambini per fare i castelli di sabbia? Usano quelli che noi in italiano chiamiamo "il secchiello" e "la paletta". Il secchiello è un piccolo secchio, la paletta è una piccola pala.
Un'altra cosa che usano i bambini con la sabbia sono le formine. Cioè sono degli oggetti di plastica con una forma particolare. Che può essere un cerchio, un quadrato una stella, oppure un animaletto. Ecco, i bambini usano questi per fare delle forme di sabbia.
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