Vocabolario collegato alla CANCELLERIA

Vocabolario italiano e pronuncia: impara le parole collegate agli ARTICOLI DI CANCELLERIA

In questa lezione di lingua italiana per stranieri spiego una serie di sostantivi collegati alle cartolerie e agli articoli di cancelleria.

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In questo episodio del corso di italiano faremo un tour virtuale in una cartoleria.

La cartoleria è un negozio particolare in cui si vendono degli oggetti che di solito vengono usati a scuola oppure negli uffici.

Questi oggetti, cioè gli oggetti che vengono venduti in cartoleria, vengono definiti nel complesso articoli di cancelleria. Questo è il termine tecnico che indica questa categoria di oggetti: "articoli di cancelleria".

Mi raccomando, fai attenzione alla parola "cancelleria", che non va confusa con due parole che suonano abbastanza simili.

La prima è "cancelliera". Questa parola si riferisce a un ruolo politico in determinati stati. Al momento la cancelliera più famosa del mondo è probabilmente Angela Merkel. Quindi, ecco, da un lato c'è la parola "cancelliera" e dall'altro c'è la parola "cancelleria", che è la parola che ci interessa.

Inoltre, fai attenzione a non confondere la parola "cancelleria" con la parola "Pantelleria", che è il nome di un'isola.

Detto ciò, in questo episodio volevo parlare di alcune parole per indicare alcuni articoli di cancelleria. A proposito, molte persone dicono anche articoli di cartoleria. Quindi "articoli di cancelleria" e "articoli di cartoleria" sono sinonimi.

Quando si parla di cancelleria, il primo oggetto che viene in mente è probabilmente questo. Che cos'è questa? È una penna. Che cos'ho in mano? In mano ho tre penne.

A questo punto vorrei fare una piccola nota sulla pronuncia di questa parola. Molte persone dicono /pénna/ con la E chiusa, ma, se volete sembrare più fighi e parlare come si parla a Milano, potete dire /pènna/ con la E aperta. Quindi non è più una /é/, ma è una /è/: pènna.

A dire la verità, se devo essere onesto, a me sembra sempre strano quando sento qualcuno che dice /pénna/ con la é chiusa. Non so come spiegare, ma mi sembra strano. Forse perché sono abituato a sentire /pènna/, quando sento /pénna/ mi sembra strano.

Mi viene in mente una scenetta di questo tipo. Desidera una penna, signore? Ecco la penna. Non so, mi viene in mente un dialogo di questo tipo.

Ma comunque sia, potete dire come volete. Potete dire pènna, oppure potete dire pénna. Io dico pènna, voi potete dire come (beep) volete.

Anche questa è una penna. È una penna piuttosto particolare. Come vedete, qui ha una stella, perché questa non è una semplice penna, questa è la bacchetta di Sailor Moon.

Quindi la potete usare per scrivere - vedete? qui ha la punta come tutte le penne. Poi ha questa stella che vi permette di trasformarvi in Sailor Moon. Potere della luna!

A proposito, la parola "penna" viene usata anche per questo oggetto. Quindi è un tipo di pasta. Questa viene chiamata "penna", "una penna". E poi queste sono delle penne. Quindi è un tipo di pasta. La parola è la stessa.

Qui, vedete, no? Penne rigate. Spero che riusciate a leggere. Ecco, così vedete che non sto mentendo. Anche queste si chiamano penne.

Queste penne di solito non vengono usate per scrivere e non fanno parte degli articoli di cancelleria. Quindi di solito non vengono vendute in cartoleria. Dico "di solito" perché comunque nella vita non si sa mai.

Queste penne fanno parte della categoria che viene chiamata "articoli alimentari" oppure "generi alimentari".

Cos'altro possiamo comprare in cartoleria? Per esempio, in una cartoleria possiamo comprare una o più matite.

Questa è la classica matita, una matita semplice.

Questa è una matita leggermente diversa. Qui ha un gommino. Che cos'è un gommino? Un gommino è una piccola gomma.

Questa è una gomma. Queste sono due gomme. La gomma serve per cancellare. Se voi volete cancellare il tratto di matita, potete usare la gomma.

Questa la potete chiamare "gomma per cancellare" oppure "gomma per..." Questa la potete chiamare "gomma per cancellare" oppure "gomma da cancellare". Io personalmente preferisco la variante con la preposizione "per" e quindi dico sempre "gomma per cancellare".

La variante "gomma da cancellare" non mi piace molto, perché di solito la preposizione "da" seguita infinito ha un valore passivo. Cioè, non di solito, ma spesso ha questo valore.

Comunque sia, potete dire "gomma per cancellare", oppure "gomma da cancellare". Nella maggior parte dei casi, non avete bisogno di specificare questa cosa, perché comunque se dite semplicemente "gomma" si capisce a cosa vi state riferendo.

In ogni caso, fai attenzione e non confondere la gomma da cancellare con la gomma da masticare.

Comunque sia, queste due gomme ce le avrò da trent'anni, ormai son diventate dure come la pietra e non cancellano niente. Se voglio cancellare, faccio prima a prendere un sasso.

Come dicevo, questa è una matita col gommino, quindi con una piccola gomma.

Questa matita è un po' particolare, perché non soltanto qui ha un gommino, ma ha anche dei brillantini. Vedete, no? Queste cose che mandano dei riflessi, diciamo. Io li chiamo "brillantini". Inoltre, questa matita, come potete vedere, è nuova. Quindi qui non ha la punta.

Per fare la punta alle matite bisogna usare questo oggetto, questo piccolo oggettino, che si chiama "temperino" oppure "temperamatite". Quindi infiliamo la matita, giriamo, trac trac trac, e facciamo la punta alla matita.

Poi chiaramente esistono vari tipi di temperini. Per esempio, questo anche è un temperino, questo pure è un temperino. Questo è un temperino a forma di cappello.

Poi qui con me ho un'altra matita molto particolare, che ha sopra delle scritte. In particolare, su questa matita ci sono le tabelline.

Cosa sono le tabelline? Per esempio, qual è la tabellina del 2? La tabellina del 2 è: due per uno due, due per due quattro, due per tre sei, due per quattro otto, due per cinque dieci, due per sei dodici, e così via. Questa è la tabellina del 2.

Qual è la tabellina del 3? La tabellina del 3 è: tre per uno tre, tre per due sei, tre per tre nove, tre per quattro dodici, tre per cinque quindici, e così via.

Queste cose vengono insegnate alla scuola elementare.

Ai miei tempi, sulle matite scrivevano le tabelline. Non su tutte le matite, su alcune matite scrivevano le tabelline. Quindi adesso non so se se riusciate a vedere, credo di no. Comunque fidatevi, qua sopra ci sono le tabelline.

Poi ci sono anche le matite colorate. Per esempio, qui con me ho una matita gialla, una matita arancione, una matita azzurra e una matita rosa.

Poi ci sono anche le matite bianche, che non ho mai capito a che (beep) servano. E infatti, come potete vedere, qui ho un sacco di matite bianche.

Secondo alcuni, le matite colorate si possono chiamare anche "pastelli". In realtà non è esattamente così e la questione è abbastanza controversa.

Il fatto è che, per la maggior parte delle persone, la parola "pastello" (singolare) e "pastelli" (plurale) indica un altro oggetto. Quindi per molte persone la parola "pastello" indica un oggetto leggermente diverso da una matita.

In particolare, quando si dice "pastelli", molte persone pensano subito ai pastelli a cera. Quindi non pensano alle matite colorate, ma pensano ai pastelli a cera.

Adesso qui con me non ho pastello a cera per farvi vedere che cos'è un pastello. Però magari vi metto un'immagine.

E mi ricordo che con i miei compagni della scuola elementare spesso discutevamo proprio di questa cosa, cioè del fatto che le matite colorate sono una cosa e i pastelli sono un'altra.

Comunque sia, se non vogliamo colorare con le matite colorate, cosa possiamo usare?

Possiamo usare questo. Che cos'è? È un joypad. In particolare, è un joypad del Sega Megadrive.

No, va be', a parte gli scherzi, se non vogliamo colorare o scrivere con le matite colorate, possiamo usare questo. Che cos'è? È un pennarello.

In particolare, questo non è un pennarello per colorare. Non posso mostrarvi pennarelli per colorare, perché comunque li ho consumati tutti.

Questo è un pennarello indelebile. Cosa significa "indelebile"? Che non può essere cancellato. Viene usato, per esempio, per scrivere sul cartone. Quindi, se voi avete uno scatolone di cartone, potete scrivere con questo.

Comunque anche questo è un pennarello, rientra nella categoria dei pennarelli. Vedete? Se io lo apro... ho tolto il tappo... Vedete la punta, no? Ha la punta decisamente più larga della punta di una penna.

Tra l'altro, non so voi, ma io amo l'odore dei pennarelli indelebili. Hanno un odore particolarmente forte, tipo di benzina. Potrei passare delle giornate ad annusarli.

Poi, per organizzare i nostri fogli, possiamo usare questo. Che cos'è? È un quaderno ad anelli. Può essere chiamato anche "raccoglitore". "È un raccoglitore" oppure "È un quaderno ad anelli".

Si chiama "quaderno ad anelli" per ovvi motivi. Qui vedete che ci sono gli anelli. Questo è un anello. Io lo posso aprire. Ho aperto l'anello. Chiudo l'anello.

Questo è un quaderno ad anelli. Questo è un altro quaderno ad anelli. Oppure, se preferite la parola "raccoglitore", questo è un raccoglitore, questo è un altro raccoglitore. Non chiedetemi perché ho un quaderno delle Bratz e un quaderno dei Coccolotti, perché è una lunga storia.

Se non volete usare i raccoglitori, potete usare quella che alcuni chiamano "cartellina" e altri chiamano "cartelletta".

Per esempio, qui con me ho una cartelletta blu. Io la chiamerei "cartelletta". Qualcuno dice "cartellina".

Se volete parlare come si parla a Milano, potete pronunciare questa parola con la E aperta, quindi con una /è/ e non con una /e/. Quindi potete dire /cartellètta/.

Questa parte qui si chiama "elastico".

Poi, da ultimo, in cartoleria possiamo comprare anche dei righelli. Cosa sono i righelli? Questi sono dei righelli. Come vedete, qui ho tanti righelli. Questo è un righello. Ecco, qui come vedete ne ho tanti, perché mi servono per il mio esercito personale.

Eventualmente poi farò un'altra video lezione sul vocabolario collegato alla cancelleria e qui in alto metterò una scheda.

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