In questa video lezione di lingua italiana spiego 3 espressioni idiomatiche molto comuni facendo una serie di esempi concreti.
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Di seguito trovi il testo del video | Full English transcript
In questo video spiego tre espressioni idiomatiche italiane che di solito non vengono insegnate ai corsi di italiano per stranieri.
Guardando questo video, imparerai tre fantastiche espressioni che potrai usare quando parli in italiano.
Se le userai, farai sicuramente un'ottima impressione! Perché dico così? Perché queste espressioni di solito vengono usate solo dai madrelingua italiani o da chi conosce veramente molto bene la lingua italiana.
Ma evitiamo di perdere tempo e passiamo subito alla prima espressione!
Round one
La prima espressione di cui volevo parlare è: "mettersi in un bel pasticcio".
Ti faccio subito un esempio!
"Secondo me Roberto ha sbagliato a fare così. Si è messo in un bel pasticcio. Non so come farà a uscire da questa situazione".
Cosa significa la frase idiomatica "si è messo in un bel pasticcio"? Significa che si è messo in una brutta situazione, in una situazione da cui è difficile uscire.
Non so se conosci l'espressione italiana "mettersi nei guai". Ecco, "mettersi in un bel pasticcio" e "mettersi nei guai" sono due espressioni molto simili.
Il pasticcio in senso letterale è un tipo di cibo che si cuoce al forno. Di solito il pasticcio ha un ripieno di carne o verdure che sono state precedentemente cotte.
Mettersi in un bel pasticcio significa finire in questo ripieno. E quindi, in senso figurato, finire in una brutta situazione.
Si può dire "mettersi in un bel pasticcio" oppure anche "mettersi nei pasticci".
Per esempio, io potrei dire: "Roberto si è messo nei pasticci". Oppure, se Roberto ha questa abitudine: "Roberto si mette sempre nei pastic... - che ***** di intonazione! "Roberto si mette sempre nei pasticci".
Alcune persone, poi, invece di usare il verbo "mettersi", usano il verbo "cacciarsi". E quindi dicono: "Roberto si è cacciato nei pasticci". Oppure: "Roberto si caccia sempre nei pasticci".
Evidentemente tra "mettersi nei pasticci" e "cacciarsi nei pasticci" non c'è nessuna differenza.
Poi esistono anche le espressioni "trovarsi nei pasticci" e "essere nei pasticci". Oppure "trovarsi in un bel pasticcio" e "essere in un bel pasticcio". In questo caso ci si riferisce a un momento successivo. Cioè: prima la persona si mette nei pasticci, oppure si caccia nei pasticci, e poi si trova nei pasticci oppure è nei pasticci.
Tra parentesi, in italiano esistono veramente tante espressioni idiomatiche con il verbo "mettere" e la sua variante riflessiva "mettersi".
In passato ho pubblicato numerose video lezioni sulle espressioni con il verbo "mettere" e le ho raccolte tutte in una playlist. Qui in alto ti lascio la scheda della playlist. Se vuoi arricchire il tuo lessico e parlare l'italiano in modo naturale, dalle un'occhiata!
Ma passiamo alla seconda espressione idiomatica!
Round two
La seconda espressione idiomatica di cui volevo parlare in questo episodio è: "fare il diavolo a quattro".
Questo modo di dire ha due significati leggermente diversi. In altre parole, questa espressione viene usata in due modi diversi.
In primo luogo, l'espressione "fare il diavolo a quattro" significa fare molto rumore e confusione, fare un baccano infernale, fare una scenata molto violenta. Cioè: la persona si arrabbia e fa una scenata. Cosa significa che fa una scenata? Che si mette a urlare.
In secondo luogo, "fare il diavolo a quattro" può voler dire agitarsi molto per raggiungere un determinato scopo, oppure darsi da fare, anche... oppu... - e che *****, non riesco a parlare! Oppure darsi molto da fare, anche in modo frenetico, per raggiungere un determinato obiettivo.
Una frase di esempio potrebbe essere questa: "Quando le hanno detto che non poteva avere quel giocattolo, la bambina ha fatto il diavolo a quattro".
Cosa significa? Significa che la bambina si è arrabbiata molto e si e messa a urlare. Oppure, come diciamo in italiano, ha fatto una scenata.
Oppure un'altra frase di esempio con questa espressione potrebbe essere: "Quando le hanno detto che non poteva entrare, Marta ha fatto il diavolo a quattro. Urlava talmente tanto che hanno dovuto chiamare la polizia".
Anche in questo caso fare il diavolo a quattro significa fare una scenata.
Un altro esempio potrebbe essere questo: "L'assicura..." - e che *****, si è spento! "L'assicurazione di Marco non voleva risarcirgli i danni causati dall'incidente. Allora lui è andato lì e ha fatto il diavolo a quattro".
Cosa significa? Lui è andato lì e ha fatto di tutto per ottenere quello che voleva. Verosimilmente, si è messo a gridare. Cioè una persona che fa il diavolo a quattro non è una persona che chiede "Per favore, mi potreste risarcire i danni dell'incidente?" Non è una persona che fa una richiesta in modo gentile. Una persona che fa il diavolo a quattro è una persona che si mette a urlare.
Questo modo di dire ha un'etimologia molto interessante.
In passato, nelle rappresentazioni teatrali del Medioevo, il personaggio del diavolo non veniva interpretato da un solo attore, ma da più attori contemporaneamente. Questo perché, secondo la tradizione, il personaggio del diavolo doveva cambiare abito molto rapidamente.
Quindi, per esempio, in un certo punto della rappresentazione, il personaggio del diavolo doveva essere vestito in un determinato modo, no? E poi, dopo un attimo, doveva essere vestito in un altro modo. E quindi c'erano fino a quattro attori che rappresentavano il diavolo nei vari punti della rappresentazione.
Questa cosa evidentemente creava confusione tra gli altri attori, che comunque vedevano questi attori andare e venire dal palco. E per questo motivo l'espressione "fare il diavolo a quattro" è associata all'idea di confusione.
Come dicevo prima, questo modo di dire non viene usato soltanto in riferimento a una scenata violenta o rabbiosa, ma viene usato anche in riferimento a una persona che si impegna al massimo e fa di tutto per ottenere un determinato risultato.
Per esempio, io potrei dire: "Cristina non voleva proprio accettarla la proposta. Ho dovuto fare il diavolo a quattro per convincerla".
In questo senso l'espressione "fare il diavolo a quattro" ha un significato simile a quello dell'espressione "farsi in quattro".
Qualche mese fa ho fatto un video proprio su questa espressione e altre espressioni idiomatiche con il numero 4. Qui ti lascio la scheda. Mi raccomando, se vuoi ampliare il tuo vocabolario, dagli un'occhiata!
Ma vediamo la terza espressione!
Round three
La terza espressione di cui volevo parlare è: "fare di necessità virtù".
Questa è una delle mie preferite tra le espressioni italiane.
Fondamentalmente significa trasformare una necessità in una cosa positiva, oppure in generale adattarsi a una situazione spiacevole traendone comunque un beneficio.
Ti faccio subito un esempio!
"Il socio di Daniele ha abbandonato il progetto e lui è stato costretto a imparare l'inglese. Ha fatto di necessità virtù".
Cosa significa? Prima a Daniele non serviva sapere l'inglese, perché comunque il suo socio si occupava di questa cosa. Poi però il suo socio l'ha abbandonato e lui è stato costretto ad imparare l'inglese per fare quello che faceva il suo socio.
Quindi in questo caso una situazione spiacevole di necessità è stata un'occasione di miglioramento. Cioè probabilmente, se il suo socio non l'avesse abbandonato, Daniele non avrebbe imparato l'inglese. Però il socio l'ha abbandonato, lui è stato costretto ad imparare l'inglese e in futuro trarrà beneficio da questa cosa. Quindi da questa situazione spiacevole tutto sommato ha guadagnato qualcosa.
Oppure un altro esempio potrebbe essere questo: "Con la quarantena e il fatto che non si può uscire di casa, avrai più tempo per studiare l'italiano. Puoi fare di necessità virtù".
Cosa significa? Anche se questa situazione è sgradevole, puoi comunque trarne un vantaggio. O meglio, è la situazione stessa che ti costringe a fare delle cose che tu, se potessi scegliere, probabilmente non faresti, ma da cui in futuro trarrai dei benefici.
Quindi la quarantena ti impedisce di uscire di casa, ti impedisce di fare quello che vorresti fare, e per così dire ti costringe a studiare. Cioè, non è che ti costringe a studiare, ti mette in una situazione in cui poi tu sei portato a studiare.
Ecco, spero che queste tre espressioni idiomatiche ti siano piaciute! Se ti sono piaciute, mi raccomando, lascia un fantastico Mi piace, così capisco che apprezzi questo tipo di contenuti.
In generale, se capisci l'italiano e vorresti parlarlo in modo più fluido, ti consiglio caldamente di iscriverti al mio canale!
Nel frattempo qui in alto ti lascio una video lezione che ti consiglio di guardare. Mi raccomando, dalle un'occhiata!
E che la Forza della lingua italiana sia con te!
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