In questo video spiego 7 espressioni idiomatiche che di solito non vengono insegnate ai corsi di italiano. Queste frasi idiomatiche ti aiuteranno a parlare l'italiano in modo più naturale.
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Di seguito trovi il testo del video | Full English transcript
Questo è un video per chi vorrebbe parlare l'italiano in modo naturale. In altre parole, questa è una lezione di lingua italiana per quelle fantastiche persone che capiscono italiano e vorrebbero migliorare il proprio livello.
In questa lezione spiegherò 7 frasi che di solito ai corsi italiano non vengono insegnate. Si tratta di frasi e modi di dire molto, molto eleganti che ti faranno fare sicuramente bella figura.
Se userai queste frasi, i tuoi amici e i tuoi insegnanti di italiano rimarranno sicuramente colpiti. Colpiti in senso positivo.
Perché dico così? Perché queste frasi di solito vengono usate solo dai madrelingua. Quindi, se una persona che non è un madrelingua italiano usa queste frasi, evidentemente dimostra una grande competenza.
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Comunque sia, passiamo alle 7 espressioni di cui volevo parlare.
Per ciascuna di queste espressioni partirò da degli esempi concreti. Poi ti spiegherò bene come e quando si usa l'espressione in questione, perché alla fine il punto di questo video non è tanto quello di dire che esistono determinate espressioni, determinate frasi fatte, determinati modi di dire, quanto quello di spiegare come vengono usati.
Dopo aver guardato questo video, sarai in grado di usare queste 7 frasi come un vero professionista!
Allora allacciati la cintura e preparati a decollare verso il regno dell'italiano avanzato!
Round 1
Allora. La prima frase di cui volevo parlare è: "Lascia il tempo che trova". Oppure: "Lasciano il tempo che trovano".
Esistono due varianti: la variante alla terza persona singolare che è "lascia il tempo che trova" e la variante per la terza persona plurale che è "lasciano il tempo che trovano".
Volendo, potreste sentire anche delle varianti all'imperfetto, però diciamo che questa frase viene usata quasi sempre al presente indicativo.
Ma facciamo subito 3 esempi!
I discorsi motivazionali lasciano il tempo che trovano.
Un altro esempio potrebbe essere: Le parole lasciano il tempo che trovano. Quello che conta sono i fatti.
Oppure un altro esempio potrebbe essere: Spesso nei video per imparare l'italiano vengono dati consigli che lasciano il tempo che trovano.
Cosa vuol dire che determinate cose lasciano il tempo che trovano? Significa che non cambiano la situazione, sono inutili, sono inefficaci, non servono a niente.
Quindi la frase "I discorsi motivazionali lasciano il tempo che trovano" va interpretata come: i discorsi motivazionali non servono a niente, i discorsi motivazionali non cambiano la situazione, i discorsi motivazionali sono inutili o inefficaci.
Allo stesso modo, se una persona dice "Le parole lasciano il tempo che trovano", vuole dire che le parole in realtà non cambiano la situazione. Quello che conta sono i fatti, le parole sono inutili. Cioè, detta altrimenti, le parole contano fino a un certo punto: uno può dire quello che vuole, poi la cosa importante sono i fatti, cioè quello che la persona fa, non quello che la persona dice.
Poi avevo fatto l'esempio della frase "In molti video per imparare l'italiano vengono dati dei consigli che lasciano il tempo che trovano".
Cosa vuol dire questa frase? Che questi consigli sono inutili o comunque non cambiano la situazione.
In italiano possiamo dire che sono inutili oppure possiamo dire che non servono a niente.
Ecco, magari vi faccio anche un esempio con la terza persona singolare: Quello che le dico lascia il tempo che trova.
Cosa significa? Che questa persona fondamentalmente non ascolta quello che le dico. Per esempio le dico di non fare una determinata cosa, e questa persona continua a farla.
Prima di passare alla frase seguente, volevo dire che questa frase in realtà è una frase fatta cioè non si può cambiare praticamente niente. Si può cambiare soltanto il soggetto.
La seconda cosa che volevo dire è che questa frase ha un'etimologia molto, molto interessante. Ho letto su internet varie teorie, secondo me la teoria più verosimile è la seguente.
A volte capita che inizi a soffiare un forte vento, no? e molte persone magari iniziano a pensare che questo vento, proprio perché è forte, proprio perché è percettibile, cambierà le condizioni atmosferiche.
E quindi se magari c'è il sole e si alza un forte vento, uno potrebbe pensare che questo vento cambi le condizioni climatiche.
In realtà molto spesso il vento lascia il tempo che trova, cioè: c'è il sole, inizia a soffiare un forte vento, poi il vento smette di soffiare però c'è ancora il sole. Quindi il vento non ha cambiato il tempo.
Ecco, ma passiamo alla seconda frase!
Round 2
Il secondo modo di dire di cui volevo parlare è: "rimanere con un pugno di mosche".
Ma facciamo subito degli esempi!
Ha lavorato tantissimo, ma è rimasta con un pugno di mosche.
Oppure un altro esempio potrebbe essere: Dopo tanti sforzi, sono rimasto con un pugno di mosche.
Oppure: Eravamo sicuri che questo progetto avrebbe avuto successo, ma siamo rimasti con un pugno di mosche.
Cosa significa "rimanere con un pugno di mosche"? Significa ottenere poco o niente, ottenere dei risultati deludenti. Cioè in altre parole una persona pensava di ottenere determinati risultati, non li ottiene e rimane delusa.
Per esempio, una delle frasi era: "Ha lavorato tantissimo ma è rimasta con un pugno di mosche".
Cosa significa? Che questa persona ha lavorato tanto ma poi in realtà ha ottenuto poco, ha ottenuto dei risultati deludenti.
Questo modo di dire è leggermente più flessibile, nel senso che si può cambiare il verbo, però la parte "con un pugno di mosche" rimane sempre uguale.
Cioè se voi cambiate questa parte le persone poi non vi capiscono più. Per esempio, se dite "Sono rimasto con tante mosche", i madrelingua italiani probabilmente non vi capiscono, dovete dire sempre "con un pugno di mosche".
Per intenderci, un pugno sarebbe una quantità che sta nella mano chiusa. Quindi un pugno di mosche significa una manciata di mosche, poche mosche.
Non so se conoscete la parola "pugno". Il pugno fondamentalmente è la mano chiusa. Questa parola può essere usata sia in riferimento al colpire, quindi "tirare un pugno", sia a una quantità cioè alla quantità che sta in una mano.
E un'espressione che forse non conoscete è "un pugno di riso". Che cos'è un pugno di riso? È la quantità di riso che sta in una mano. Cioè invece di dire "100 g di riso" potete dire "un pugno di riso".
Ma passiamo al terzo modo di dire!
Round 3
Il terzo modo di dire è: "Non farebbe male a una mosca". Per esempio: "Luigi non farebbe male a una mosca". Oppure: "Marco non farebbe male a una mosca".
Di nuovo questa è una frase fatta, quindi non potete cambiare niente. Non potete cambiare il tempo, non potete cambiare il sostantivo. Dovete dire "non farebbe male a una mosca".
L'unica cosa che potete cambiare è il soggetto, quindi: "Marco non farebbe male a una mosca", "Luca non farebbe male a una mosca" e così via.
Oppure un altro esempio potrebbe essere: "No, secondo me non è stato lui. Non farebbe male a una mosca". Questa frase viene usata in riferimento a una persona mite, di buon cuore, innocua. Quindi una persona che non fa male al prossimo.
Ma passiamo al quarto modo di dire!
Round 4
Anche il quarto modo di dire riguarda le mosche e anche il quarto modo di dire è una frase fatta che ha due varianti.
La prima è "non si sente volare una mosca" e la seconda è "non si sentiva volare una mosca". Quindi c'è una variante al presente indicativo e c'è una variante all'imperfetto.
Comunque, di nuovo: questa è una frase fatta, non potete cambiare niente.
Ma facciamo alcuni esempi!
Il palazzo d'inverno è deserto, non si sente volare una mosca.
Oppure: Ieri in biblioteca non si sentiva volare una mosca.
Cosa significano queste due frasi? Significano fondamentalmente che c'è oppure c'era un silenzio assoluto. Non si sente oppure non si sentiva alcun suono.
Non so se conoscete l'espressione italiana "c'è un silenzio di tomba" oppure all'imperfetto "c'era un silenzio di tomba". Ecco: "non si sente volare una mosca" e "c'è un silenzio di tomba" sono due espressioni simili.
Ma passiamo alla quinta frase fatta!
Round 5
La quinta frase fatta di cui volevo parlare è: "e chi più ne ha più ne metta".
Facciamo subito degli esempi!
In quel negozio vendono oggetti di tutti i tipi: pentole, scarpe, asciugamani, giocattoli, scatole di cartone, posate, vestiti, lampadine, cibo per cani e chi più ne ha più ne metta!
Oppure un altro esempio potrebbe essere: In quel bar fanno un aperitivo veramente fantastico. C'è veramente di tutto: pizzette, focacce, salatini, tramezzini, sandwich, salumi, formaggi, carne, gamberetti e chi più ne ha più ne metta.
Quindi cosa significa "e chi più ne ha più ne metta"?
Fondamentalmente è una variante di eccetera eccetera (ecc.), è una variante di "e così via", "e via dicendo". Questa espressione suggerisce l'idea di una grande varietà e di un grande numero.
Quindi voi potete elencare una serie di cose, poi potete dire "eccetera eccetera", oppure potete dire "e chi più ne ha più ne metta".
Come dicevo, questa è una frase fatta, cioè deve essere usata così com'è.
Mi raccomando, fate attenzione al NE, perché la frase è "chi più ne ha più ne metta", non è "chi più ne ha più metta". Molti stranieri che studiano l'italiano fanno questo errore, cioè dicono: "chi più ne ha più metta". Il problema è che questa frase fatta deve essere citata così com'è.
Ma passiamo alla sesta frase fatta!
Round 6
La sesta frase è "di tutto e di più". Per esempio: Mia moglie è andata al supermercato e ha comprato di tutto e di più.
Oppure un altro esempio potrebbe essere: "Ho mal di pancia, non ho digerito bene. Ieri sera ho mangiato di tutto e di più".
Quindi come vedete come significato questa espressione è abbastanza simile a "e chi più ne ha più ne metta", cioè suggerisce un gran numero, una grande varietà.
La differenza è che la frase "e chi più ne ha più ne metta" si usa al termine di un elenco, cioè prima si elencano determinate cose, poi si dice "e chi più ne ha più ne metta". Mentre invece "di tutto e di più" si usa proprio per evitare di elencare le cose.
Ma passiamo alla settima ed ultima frase fatta!
Final round
L'ultimo modo di dire di cui volevo parlare è "in men che non si dica". Facciamo subito un esempio!
Pensavo che quel film fosse lungo, invece è finito in men che non si dica.
Cosa significa? È finito praticamente subito, era un film molto breve.
Oppure un altro esempio potrebbe essere: "L'idraulico ha aggiustato il lavandino in pochissimo tempo. Ha finito in men che non si dica".
Cosa significa? Che ha finito molto in fretta. "In men che non si dica" trasmette proprio l'idea di qualcosa di fulmineo, qualcosa che finisce in un istante. Quindi fondamentalmente "in men che non si dica" è un modo elegante di dire "in un attimo".
Per esempio, se io dico "È arrivato in men che non si dica", voglio dire che è arrivato subito, è arrivato dopo pochissimo tempo.
Ecco nei commenti qua sotto magari fammi sapere se queste espressioni le conoscevi già. Come dicevo, di solito queste espressioni non vengono insegnate ai corsi d'italiano.
Se non le conoscevi, magari fai una cosa: scrivimi qual è l'espressione che ti è piaciuta di più.
Su questo canale ho pubblicato veramente tantissimi video sulle espressioni idiomatiche e sulle frasi fatte italiane.
Ho creato una playlist in cui ho messo tutti questi video. Qui ti metto la scheda. Se si interessa parlare l'italiano in modo naturale, mi raccomando dagli un'occhiata!
Outro del canale Learn Italian with Luca -unlearningitalian
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