La differenza tra COMPLESSO, COMPLICATO e DIFFICILE

Qual è la differenza tra gli aggettivi "complesso", "complicato" e "difficile"?

In questa lezione spiego la differenza tra le parole "complesso", "complicato" e "difficile".

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In questo video spiego la differenza tra le parole "difficile", "complesso" e "complicato".

Questo è un video per chi ha imparato l'italiano come lingua straniera e vorrebbe capire meglio la differenza tra questi tre aggettivi. Cioè quando sarebbe meglio dire "difficile", quando "complesso" e quando "complicato".

Io sono Luca e ti do il benvenuto su questo canale.

Se hai imparato l'italiano come lingua straniera, ti consiglio vivamente di iscriverti, perché su questo canale pubblico regolarmente delle lezioni di lingua italiana.

Di solito nelle mie lezioni parlo di cose che non vengono spiegate ai corsi di italiano per stranieri. Quindi, se ti interessa parlare bene l'italiano, ti consiglio vivamente di iscriverti.

Detto ciò, questo video è una risposta a una richiesta che mi aveva fatto qualche tempo fa uno degli iscritti al canale. Questa persona mi aveva chiesto, per l'appunto, se potessi fare un video sulla differenza tra "difficile", "complesso" e "complicato".

Allora, vi dico subito che questi tre aggettivi hanno un significato simile e alcuni madrelingua italiani tendono ad usarli in modo intercambiabile, soprattutto per quanto riguarda "complesso" e "complicato".

In realtà, ciascuno di questi tre aggettivi trasmette una sfumatura diversa. Quindi, a seconda dei casi, sarebbe meglio usare uno pure l'altro.

Dico "sarebbe meglio" perché comunque alcuni italiani tendono a usare le parole "complesso" e "complicato" come se fossero sinonimi equivalenti.

Tenete poi presente che spesso la scelta dipende dalla parola che precede l'aggettivo. Cioè con alcune parole è più comune usare l'aggettivo "difficile", con altre "complesso", con altre ancora "complicato".

Detto ciò, in questo video farò alcune considerazioni sul significato generale di ciascuno di questi aggettivi.

Partiamo dall aggettivo "complesso"!

Ah, ecco, una precisazione! Quando dico "complesso" evidentemente mi riferisco alle quattro forme dell'aggettivo, cioè "complesso", "complessa", "complessi", "complesse".

Adesso farò quattro esempi per far capire il significato tipico della parola "complesso".

Il primo esempio potrebbe essere: "È un problema complesso. Non posso rispondere in tre frasi".

Il secondo esempio potrebbe essere: "Le preposizioni italiane sono un argomento complesso. Non posso spiegarle tutte in un video di cinque minuti".

Il terzo esempio potrebbe essere: "La natura è veramente complessa".

E l'ultimo esempio potrebbe essere: "È un gioco troppo semplice. Preferisco i giochi un po' più complessi".

Quindi, come abbiamo visto da questi esempi, "complesso" fondamentalmente vuol dire composto da più parti, composto da più livelli, composto da elementi che sono tra loro collegati.

Per esempio, se io dico che un problema è complesso, probabilmente mi riferisco al fatto che questo problema non ha soltanto una causa, ma ha più cause.

Analogamente, se dico che le preposizioni italiane sono un argomento complesso, voglio dire che ci sono tanti livelli tra loro collegati, ci sono tanti elementi tra loro collegati, ci sono tante cose da spiegare.

In primo luogo, ci sono tante preposizioni. Non è che esiste una sola preposizione, ci sono tante preposizioni. E poi ci sono tante cose da dire su ciascuna perché ciascuna può avere varie funzioni, può essere usata in vari modi, eccetera eccetera.

Quindi "complesso" sottolinea proprio l'aspetto della varietà e contemporaneamente il fatto che ci sono più livelli. Non c'è soltanto un livello, ma ci sono più livelli. Quindi, ecco, "complesso" vuol dire questo, cioè composto da tanti elementi tra loro collegati. Questa circostanza causa la complessità.

A questo punto ci tengo a sottolineare due cose.

La prima è che "complesso" si riferisce al modo di essere di qualcosa, non al modo di fare qualcosa e non al nostro rapporto con qualcosa.

Mentre invece "difficile", di cui parlerò dopo, si riferisce al modo di fare qualcosa oppure al nostro rapporto con qualcosa.

Invece "complesso" si riferisce proprio al modo di essere di qualcosa.

La seconda precisazione che volevo fare prima di passare a "complicato" è questa. L'aggettivo "complesso" è il contrario di "semplice", non è il contrario di "facile".

"Semplice" e "facile" sono due parole che hanno un significato simile. "Complesso" è il contrario di "semplice", mentre invece "difficile" è il contrario di "facile".

"Semplice" e "complesso" si riferiscono al modo di essere di qualcosa. Una cosa semplice è una cosa lineare, non è una cosa multidimensionale, con tanti fattori, con tante variabili, mentre invece "complesso" è qualcosa di multidimensionale, con tante variabili, con tanti fattori, con tanti elementi tra loro collegati, con tanti livelli.

Ma passiamo a "complicato"!

Allora vi dico subito che "complicato" ha un significato per lo più negativo. In questo senso "complicato" trasmette una sfumatura diversa da quella trasmessa dalla parola "complesso". "Complesso" ha un significato, diciamo, neutro. Mentre invece "complicato" ha un significato di solito negativo.

"Complicato" si riferisce al fatto che una determinata cosa potrebbe essere semplice, ma sono state aggiunte delle cose inutili e per questo motivo la cosa non è più semplice.

Ma facciamo subito degli esempi!

Per esempio, io potrei dire: "Quel gioco non mi piace, è troppo complicato".

Cosa voglio dire con questa frase? Voglio dire che secondo me in questo gioco sono state aggiunte troppe regole. Queste regole secondo me sono inutili e rendono il gioco complicato. Queste regole secondo me non erano necessarie e hanno creato soltanto problemi.

Un altro esempio potrebbe essere: "Quel professore non è troppo chiaro. Spiega le cose in modo complicato".

Ecco, vedete? Anche in questa frase "complicato" ha un valore negativo. Si riferisce al fatto che questo professore non spiega bene le cose, ma al contrario le spiega male. Perché? Probabilmente perché aggiunge cose che non dovrebbe aggiungere. Aggiunge troppi dati inutili.

Un altro esempio con la parola "complicato" potrebbe essere: "Ho letto un articolo su questo argomento ma non ho capito niente. Era troppo complicato".

Anche qui, di nuovo, "complicato" esprime un giudizio negativo. In questo caso un articolo complicato va interpretato come un articolo non chiaro e in particolare un articolo in cui sono state aggiunte troppe informazioni inutili e spiegate male.In questo senso la parola "complicato" è più vicina alla parola "contorto" che non alla parola "complesso".

Un altro esempio potrebbe essere: "All'inizio mi sembrava tutto troppo complicato, ma poi ho iniziato a capire".

Cosa significa? Che all'inizio mi è sembrato che ci fossero troppe informazioni, troppi dati inutili; poi gradualmente ho iniziato a capire.

Quindi a questo punto spero che sia chiara la differenza tra "complesso" e "complicato".

Ma passiamo all'ultimo aggettivo: "difficile"!

Prendiamo una frase che secondo me illustra bene la differenza tra "difficile", "complesso" e "complicato".

Per esempio, io potrei dire: "È una situazione difficile". La parola "difficile" in questo caso non si riferisce tanto alla situazione in quanto tale, ma al mio rapporto con la stessa, cioè a come io vivo questa situazione.

Se io invece dico "È una situazione complessa", voglio dire che è una situazione in cui rientrano tanti elementi, non è una situazione che posso spiegare in 3 minuti, perché è lineare, semplice e ovvia, ma è una situazione in cui rientrano tanti elementi, ci sono tanti livelli interconnessi.

Se invece dico che è una situazione complicata, voglio dire che secondo me questa situazione potrebbe essere semplice, anzi dovrebbe essere semplice, ma sono state aggiunte delle cose, degli elementi che la complicano, ma di per sé la situazione potrebbe essere semplice.

Facciamo un altro esempio che illustra bene la differenza tra difficile e complesso.

"Il professore mi ha fatto una domanda difficile".Io posso dire così, oppure posso dire: "Il professore mi ha fatto una domanda complessa".

Qual è la differenza? Che nel primo caso sottolineo come io ho vissuto questa domanda, cioè il mio rapporto con la domanda, mentre invece nel secondo caso sottolineo una caratteristica della domanda.

Una domanda difficile è una domanda a cui faccio fatica a rispondere, mentre invece una domanda complessa è una domanda che prevede una risposta complessa, cioè una risposta lunga, versomilmente. Perché lunga? Perché ci sono tante cose di cui parlare.

Invece una domanda difficile potrebbe benissimo essere una domanda a cui devo rispondere o sì o no. Solo che se per me non è facile rispondere, io posso dire che è una domanda difficile.

Perché il punto è proprio questo: cioè che "difficile" è il contrario di "facile", mentre "complesso" è il contrario di "semplice".

"Difficile" e "facile" si riferiscono proprio al modo di fare qualcosa o al nostro rapporto con qualcosa. Una cosa facile è una cosa che si fa senza problemi, si fa in modo agevole.

Faccio un altro esempio: "È stata una decisione difficile".

Perché in questo caso dico "difficile" e non "complessa"? Perché mi riferisco al mio rapporto con questa decisione, non tanto al fatto che questa decisione prevedesse di fare tante cose, ma al fatto che questa decisione non è stata facile per me. Nel senso che magari è stata una decisione che mi ha fatto soffrire. Ma magari si trattava semplicemente di scegliere tra sì e no.

Ma facciamo un altro esempio!

Per esempio, io potrei dire: "Le preposizioni italiane sono complesse".

Se uso la parola "complesse" sottolineo il fatto che ci sono tante cose da dire, tante cose da sapere, tante cose da studiare, tante cose da imparare.

Se invece uso la parola "difficili", sottolineo il fatto che imparare le preposizioni richiede impegno, richiede fatica. Non è una cosa facile, o una cosa che si può fare così, senza impegno.

Volendo, uno potrebbe benissimo dire: "Le preposizioni italiane sono complesse, ma non difficili".

Cosa significa? Che ci sono tante cose da imparare, ma impararle è facile.

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Ecco qui in alto magari ti metto la scheda di un video che ti consiglio vivamente di guardare, se vuoi parlare bene l'italiano. Mi raccomando, dagli un'occhiata!

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