In questa video-lezione di lingua italiana per stranieri spiego le espressioni idiomatiche "avere la pelle d'oca" e "accapponare la pelle".
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Di seguito trovi il testo del video | Full English transcript
In questo video spiego che cos'è la "pelle d'oca" e come si usa quest'espressione.
Questo video è pensato per chi sta imparando l'italiano come lingua straniera. Se vuoi imparare bene l'italiano e parlarlo come un madrelingua, sei nel posto giusto!
Ciao a tutti, io sono Luca, il rappresentante interstellare dell'italiano avanzato e in questo video volevo parlare dell'espressione "la pelle d'oca".
La parola "oca" forse non la conoscete. L'oca è un animale piuttosto particolare, simile alla gallina. Va be', simile alla gallina si fa per dire.
L'oca è un animale bianco col becco arancione. L'oca ha il collo più lungo della gallina e fa un verso piuttosto particolare che in italiano indichiamo col verbo "starnazzare".
A questo punto vi starete chiedendo che cos'è la pelle d'oca e perché si dice "pelle d'oca"?
Allora, la pelle d'oca è un fenomeno piuttosto particolare che si verifica quando la temperatura corporea si abbassa improvvisamente.
Fondalmentalmente la pelle d'oca è quando i peli, per esempio sul braccio, si rizzano, cioè diventano tutti dritti e puntano verso l'alto.
Se mi succede questa cosa, io posso dire che mi è venuta la pelle d'oca.
Di solito questa cosa succede, per esempio, quando fa freddo, quando sentiamo freddo. Oppure quando proviamo improvvisamente paura.
Quindi i peli per esempio sul braccio, che normalmente sono distesi, così, improvvisamente si rizzano. Diventano tutti dritti. E poi la pelle diventa piuttosto particolare.
Sicuramente avete presente questa sensazione. Ed effettivamente in questi momenti la nostra pelle ricorda la pelle di un'oca. Ovviamente di un'oca senza penne.
Anche le galline sono così. Se voi guardate la pelle dei polli, vedete chiaramente che ricorda la nostra pelle quando proviamo freddo all'improvviso. Oppure quando proviamo paura, quando abbiamo paura. È inutile che io vi spieghi com'è la pelle di un pollo. Ecco, la pelle di un'oca è come la pelle di un pollo.
La mia ragazza - la mia ex ragazza, diceva "la pelle di tacchino", va be'... ma quello è un altro discorso.
In italiano, per qualche strano motivo, si dice "pelle d'oca" e non "pelle di pollo". In altre lingue si fa riferimento per l'appunto al pollo, alle galline, ecc.
Ma prima di fare questo video sono andato a leggere sul dizionario, per l'appunto cercando di capire perché si dica proprio "pelle d'oca" e non "pelle di pollo".
E ho scoperto, in realtà, delle cose piuttosto interessanti. O meglio, non ho ottenuto la risposta che cercavo, ma ho scoperto altre cose, e cose che ignoravo.
Ho scoperto, tra le altre cose, che questo fenomeno viene definito in termini tecnici "piloerezione".
Perché? Perché i peli, per esempio del braccio, si rizzano all'improvviso. Quindi si chiama, questo fenomeno, "piloerezione".
Questa è una parola che non conoscevo. Chiaramente è una parola tecnica e nessuno dice: "Mi è venuta una piloerezione". Anche perché sarebbe....
Anche perché comun...
Tutti diciamo che dicono: "Mi è venuta la pelle d'oca". Oppure: "Ho la pelle d'oca".
Ma la cosa più interessante che ho scoperto non è questa, è che questo fenomeno viene definito anche "orripilazione".
Allora, questa parola sinceramente era la prima volta che la vedevo in vita mia. Però mi ha fatto subito venire in mente la parola "orripilante".
"Orripilante" è un aggettivo che forse non conoscete. È vicino a "raccapricciante", "disgustoso". Ma in particolare "orripilante" si riferisce anche al fatto che qualcosa fa paura.
"Orripilante" è collegato a "orripilazione", che è il processo per cui si rizzano i peli. Quindi "-orri" sarebbe la parte rizzare e "-pilante", "-pilazione" si riferisce ai peli.
Quindi orripilante è qualcosa che fa rizzare i peli. E quindi qualcosa che fa venire la pelle d'oca. Cioè è simile a "raccapricciante".
Forse non conoscete neanche questo, di aggettivo. Comunque "orripilante" e "raccapricciante" sono due aggettivi piuttosto simili. O meglio, sono due participi presenti usati con valore aggettivale.
Per esempio, i film dell'orrore vogliono essere raccapriccianti, orripilanti, cioè suscitare disgusto, paura, un insieme di queste cose.
Diciamo che, se io dico che una storia è raccapricciante, voglio dire proprio questo, cioè che questa storia mi causa la pelle d'oca.
Come dicevo, questo era il significato originario della parola "orripilante".
Oggi per lo più si usa in modo scherzoso per dire che è qualcosa di veramente brutto. Per esempio, possiamo dire: "No, non è brutto, è orripilante!".
C'è poi un'espressione collegata, diciamo, a "pelle d'oca", "avere la pelle d'oca", che è "accapponare la pelle".
Cosa vuol dire accapponare la pelle?
Vuol dire far diventare la pelle come quella di un cappone. Il cappone è un pollo. Quindi il significato è lo stesso. Cioè, una cosa mi può far venire la pelle d'oca, oppure mi può far accapponare la pelle. Allo stesso modo, io posso dire che mi è venuta la pelle d'oca, oppure che mi si è accapponata la pelle.
Ecco, spero che queste espressioni idiomatiche siano chiare!
Magari fate una cosa, qua sotto nei commenti scrivetemi a quale animale si fa riferimento nella vostra lingua. Perché in italiano, come dicevo, si fa riferimento all'oca, in alcune lingue europee si fa riferimento alle galline. Scrivetemi nella vostra lingua se c'è un'espressione simile e a quale animale si fa riferimento.
Ecco, credo di aver detto tutto!
E che la forza dell'italiano avanzato sia con voi!
(Outro del canale)
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