In questa lezione di italiano spiego una serie di parole ed espressioni che ti aiuteranno ad arricchire il tuo lessico e a parlare l'italiano in modo naturale e fluido.
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Di seguito trovi il testo del video | Full English transcript
Ciao a tutti, io sono Luca e questo video è per quelle persone che stanno imparando la lingua italiana.
Più precisamente, questo video è pensato per quelle fantastiche persone che capiscono l'italiano ma, quando parlano, si rendono conto di non conoscere determinate parole.
Se sei una di queste persone e vorresti avere un vocabolario più ampio per parlare l'italiano come un madrelingua, mi raccomando continua a guardare, perché in questo video spiegherò un sacco di parole ed espressioni collegate a quest'oggetto.
Se non l'hai ancora fatto, ti consiglio vivamente di iscriverti al canale, perché su questo canale pubblico regolarmente lezioni di italiano su vari aspetti della lingua e della grammatica italiana. Di solito nelle mie lezioni parlo di cose che non vengono spiegate ai corsi di italiano.
In questo episodio, per esempio, volevo spiegare alcune parole e alcune espressioni italiane collegate a quest'oggetto.
Qui come vedete ho la mia Porsche. Mi sembra quel video che iniziava con il tizio che diceva "Ecco, sono nel mio garage. Io e la mia Lamborghini". Ecco: qui siamo io e la mia Porsche.
Allora. Ho preso questa macchinina per parlare delle parole che usiamo in italiano per indicare i vari elementi di una macchina.
Allora: tanto per incominciare, vi dico subito che quest'oggetto noi in italiano lo chiamiamo "macchina". Non "automobile" ma "macchina". O meglio, "automobile" è un termine tecnico. Nella lingua corrente, nell'italiano contemporaneo tutti dicono "macchina".
Chiaramente "macchina" si riferisce all'oggetto vero e proprio. Questa non è una macchina. Questo è un modellino di una macchina.
Quindi, ecco, in generale vi consiglio di usare la parola "macchina" e non la parola "automobile".
Se proprio volete usare la parola "automobile", ricordatevi che questa è una parola femminile. Quindi sarà: "Questa automobile" e non "Questo automobile". Quindi un esempio di frase potrebbe essere: "Questa automobile è molto costosa". Come vedete, l'aggettivo va al femminile.
Comunque, come vi dicevo, vi consiglio di dire "macchina" e non "automobile".
C'è poi la forma contratta di "automobile" che è "auto". Anche la parola "auto" è femminile.
Ve lo dico giusto per completezza. Comunque vi dico che il novantanove per cento degli italiani usa la parola "macchina" e non la parola "automobile".
O meglio, questo per quanto riguarda il linguaggio corrente. Poi è chiaro che nel linguaggio tecnico viene usata anche la parola "automobile". Nelle pubblicità potete vedere la parola "automobile", però quando le persone parlano usano sempre la parola "macchina".
Detto ciò, parliamo degli elementi caratteristici di una macchina.
Allora. L'elemento più caratteristico sono sicuramente le ruote. Queste sono le ruote. Questa è una ruota. Queste sono due ruote. Le macchine hanno quattro ruote.
Cosa fanno le ruote?
Le ruote girano. Nel linguaggio corrente tutti dicono che le ruote girano. Faccio girare la ruota.
Questa è una ruota anteriore, perché sta davanti. Questa è una ruota posteriore. Quindi la macchina ha due ruote anteriori e due ruote posteriori.
La parte esterna, la parte diciamo nera, della ruota si chiama pneumatico. Ai miei tempi si diceva "il pneumatico". Oggi va di moda dire "lo pneumatico".
La parte centrale invece, questo cerchio di metallo, si chiama "cerchione", "il cerchione", "i cerchioni".
Poi c'è questa parte qui che si chiama "portiera". Portiera. Quindi notate la somiglianza con la parola "porta".
Potete chiamarla porta?
No, non potete. Questa si chiama portiera. Una portiera, due portiere. Qualcuno dice "sportello", però sinceramente secondo me questa si chiama "portiera".
Allora. Poi c'è questa parte qui, no?! Che molti in generale chiamano "finestrino".
In realtà questa parte si chiamerebbe "parabrezza". È un termine composto: para - brezza. Perché para, cioè protegge come se fosse uno schermo, dalla brezza.
Cos'è la brezza?
La brezza sarebbe il vento, perché quando andate in macchina, lo sapete meglio di me che, quando accelerate, quando andate a una certa velocità, poi c'è il vento che vi viene contro.
Quindi, ecco, l'etimologia della parola "parabrezza" è piuttosto trasparente. Fondamentalmente vuol dire: schermo che protegge dall'aria.
Allora, io per lo più sento che le persone dicono /parabrettsa/, quindi questa doppia Z viene pronunciata così. In teoria, se ho capito bene, la parola "brezza" andrebbe pronunciata come /breddza/. Onestamente io ho sempre sentito dire /parabrettsa/.
Quindi è il parabrezza: una parola piuttosto particolare, una parola composta che termina per A ma è maschile. Quindi una frase di esempio potrebbe essere: "Il parabrezza si è rotto". Come vedete, ho bisogno di un participio passato maschile.
Vi dico subito che molti lo chiamano semplicemente "finestrino". Dicono: "il finestrino davanti".
I finestrini, per intenderci, sono anche questi.
Allora: questa macchina non ha finestrini visibili, perché è una macchina piuttosto particolare, è una macchina che viene definita "decappottabile". Quindi una macchina aperta.
Quindi, vedete? Questa parte qui è giù. Le macchine normalmente hanno una parte qui, che viene chiamata "tettuccio". Quindi in questa macchina non c'è il tettuccio. O meglio, c'è un tettuccio decappottabile, che può essere richiuso. Questa è una macchina decappottabile.
Quindi, ecco, questa è la portiera. Questa parte qui è il finestrino. In particolare è il finestrino laterale, perché sta sul lato.
La portiera si può chiudere, si può aprire. Il finestrino, invece, si può alzare o abbassare. O c'è una manovella che voi girate, nelle macchine proprio vecchie, oppure c'è un pulsante che voi premete, tenete premuto il pulsante e il finestrino si abbassa oppure si alza.
Poi c'è questa parte qui, la parte davanti, che si chiama "cofano". Il cofano. Qui di solito c'è il motore.
Poi c'è la parte dietro, che propriamente si chiama "bagagliaio", in cui vanno i bagagli, la spesa, ecc. Di solito è vuota, no? In questo caso, però, qui c'è anche il motore, quindi sarebbe improprio chiamarlo bagagliaio. Il bagagliaio è quella parte della macchina vuota che serve, per l'appunto, per i bagagli.
Poi c'è questa parte qui, non so se la vedete bene, che si chiama "specchietto". Quindi diminutivo di "specchio". Lo specchio sapete cos'è. Questo è uno specchietto. Plurale: "specchietti".
In particolare questo specchietto viene definito in modo tecnico "specchietto retrovisore".
Cosa significa retrovisore? Che permette di vedere dietro.
Chiaramente nel linguaggio corrente nessuno dice "lo specchietto retrovisore". Tutti dicono "lo specchietto". Cioè se uno mi dice "lo specchietto", io capisco subito che sta parlando di questa parte qui della macchina.
Poi ci sono questi due oggetti molto interessanti, non so se li vedete bene, che si chiamano in italiano "tergicristallo", oppure "tergicristalli".
"Tergicristallo" è una parola molto interessante, è una parola composta. C'è il verbo "tergere" che vuol dire pulire, fondamentalmente. E poi c'è la parola "cristallo". La parola "cristallo" indicherebbe il parabrezza. Ovviamente il parabrezza non è di cristallo, è di vetro, di un vetro particolare. Però questi oggetti qua si chiamano "i tergicristallo", qualcuno dice "i tergicristalli".
Voi vi potreste chiedere: Ma cosa c'entra il cristallo?
Effettivamente il cristallo non c'entra niente. Potevano benissimo chiamarli "i tergivetri". Però il nome tecnico è "tergicristallo".
Quando piove, voi azionate i tergicristallo che si muovono così e puliscono il vetro.
Perché sapete, no? Che quando piove ci sono le gocce di pioggia che rimangono sul parabrezza e riducono la visuale.
Quindi il tergicristallo serve per togliere le gocce di pioggia e pulire il vetro.
Poi ci sono questi due oggetti.
Quelli principali vengono definiti "fanali". "Fanali" è il plurale, il singolare è "fanale". Parola maschile. Il fanale, i fanali.
Poi qua dietro ci sono invece le luci dello stop. Quando voi premete il freno, queste luci si accendono.
Poi le macchine normalmente hanno anche un altro tipo di luci. Adesso su questo modellino non si vedono. Queste luci in italiano vengono chiamate "frecce". E sono messe sul lato della macchina.
In italiano diciamo "mettere la freccia" per esempio a destra, quando accendiamo la luce sul lato destro che indica a chi ci segue che intendiamo voltare a destra, cioè girare a destra. Ho detto "voltare", ma volevo dire "svoltare", "svoltare a destra", "girare a destra", "sterzare a destra".
Ma mi stavo dimenticando la parte principale della macchina, che è questa qui. Che serve per l'appunto per sterzare. Di solito viene definita "volante". Il volante.
Poi, come dicevo, la parte principale della macchina, la parte che muove la macchina è il motore. Questo è il motore. Di solito il motore è sul davanti.
Ah, ecco, una parte che mi stavo dimenticando. Questa parte qui si chiama "paraurti". Il paraurti. Sostantivo maschile. Sostantivo composto. Di nuovo, c'è il verbo "parare" che vuol dire proteggere e "urti".
Cosa vuol dire paraurti?
Vuol dire l'oggetto che protegge contro gli urti, cioè se noi andiamo a sbattere, quest'oggetto qui riduce l'impatto.
Poi questo, quella specie di sedia su cui ci sediamo, si chiama "sedile". Il sedile. Non chiamate quest'oggetto "sedia" perché non si chiama sedia, si chiama sedile. Il sedile della macchina. "Il sedile" singolare, plurale "i sedili".
Nello specifico ci sono i sedili anteriori e i sedili posteriori. Più precisamente il sedile del guidatore che è quello, in Europa, o meglio in Italia, a sinistra. Sedile del guidatore. E il sedile del passeggero, che è quello sulla destra o comunque dal lato in cui non c'è il volante.
Poi la macchina ha un oggetto che si chiama "freno a mano", qui, si vede, ma non so se riuscite a vederlo. Questo è un oggetto che si tira per arrestare immediatamente la macchina, è come il freno solo che viene azionato con la mano.
Alcune macchine hanno il cosiddetto cambio manuale. Il cambio è quest'oggetto qui, è una specie di leva che si sposta in varie posizioni per inserire la prima marcia, la seconda, la terza, la quarta, o la quinta, oppure in alcuni casi anche la sesta.
Ecco, chiaramente le macchine con il cambio automatico non hanno questa leva. O meglio, hanno una leva leggermente diversa.
Questa si chiama "leva del cambio". Oppure semplicemente "il cambio".
Poi ecco, adesso non riesco a farvelo vedere, ma le macchine hanno tre pedali, che vengono azionati coi piedi. Il pedale della frizione, il pedale dell'acceleratore e il pedale del freno.
Ecco, questi tre oggetti vengono chiamati "pedali". Quindi singolare "pedale", plurale "pedali". Vengono chiamati pedali perché per usarli si usa il piede, il piede si appoggia sopra e si schiaccia quest'oggetto.
Ecco, questo è quanto!
Spero che questo video vi abbia aiutato a imparare nuove parole.
Nei commenti qua sotto magari fatemi sapere se l'avete trovato utile oppure se in realtà queste parole le conoscevate tutte.
Fatemi sapere anche cosa ne pensate di questo formato, di questo tipo di video, e se volete che io in futuro ne faccia altri.
Magari ditemi anche quali argomenti vi interessano.
Ecco, questo è quanto!
Qui in alto magari vi lascio il link a un video che vi consiglio vivamente di guardare, se volete parlare bene l'italiano. Mi raccomando, provate a dargli un'occhiata!
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