In questa lezione di lingua italiana per stranieri parlo dei sostantivi composti e spiego come usare le parole "guastafeste" e "rompiscatole".
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Di seguito trovi il testo del video | Full English transcript
In questo video volevo parlare di due fantastici sostantivi composti. Il primo è GUASTAFESTE, il secondo è ROMPISCATOLE.
Questo video è pensato per quelle meravigliose persone che stanno imparando l'italiano come lingua straniera. Se vuoi imparare bene l'italiano, e parlarlo come un madrelingua, sei nel posto giusto!
(introduzione del canale unlearningitalian)
Ciao a tutti, io sono Luca e in questo video volevo parlare del sostantivo "guastafeste" e del sostantivo "rompiscatole". Questi sono due sostantivi composti.
In che senso composti?
Nel senso che questi sostantivi sono il risultato dell'unione di un verbo e un sostantivo.
Nel caso di "guastafeste" abbiamo il verbo "guastare", quindi "guasta", che viene unito al sostantivo "feste". Quindi guastafeste.
Nel caso di "rompiscatole" abbiamo l'unione del verbo "rompere" con il sostantivo "scatole". Quindi rompiscatole.
Prima di parlare del significato di questi 2 sostantivi, volevo precisare due cose.
Allora, la prima è che questi sono 2 sostantivi. Quindi ci tengo a sottolineare questa cosa. Che noi non possiamo dire: "é guastafeste". Dobbiamo dire: "è un guastafeste". Allo stesso modo non possiamo dire "è rompiscatole", dobbiamo dire "è un rompiscatole". Quindi ci tengo a sottolineare il fatto che questi sono sostantivi e non aggettivi.
La seconda cosa che volevo sottolineare è che questi sostantivi sono invariabili.
In che senso?
Che rimangono uguali al femminile e al plurale. Cioè in altre parole non è che c'è una forma per il maschile e una forma per il femminile. Oppure una forma per il singolare e una forma per il plurale. I sostantivi rimangono sempre e comunque "guastafeste" e "rompiscatole".
L'unica cosa che cambia, evidentemente, è l'articolo. Quindi, nel caso di un soggetto maschile singolare, diremo "un guastafeste". Nel caso di un soggetto femminile, diremo "una guastafeste". Al plurale avremo "dei guastafeste" e "delle guastafeste".
Quindi non è che al femminile diremo "guastafesta" oppure al plurale diremo "guastafesti". è sempre "guastafeste". Quindi la seconda parte del sostantivo è "feste" al plurale.
Lo stesso discorso vale per il sostantivo "rompiscatole". Anche questo sostantivo è invariabile e avremo: "un rompiscatole", "una rompiscatole", "dei rompiscatole" e "delle rompiscatole". Quindi, come vedete, cambia soltanto l'articolo.
Evidentemente, poi, se questi sostantivi sono preceduti da degli aggettivi, gli aggettivi dovranno concordare. Quindi se il soggetto è maschile singolare, l'aggettivo che precede questa parola dovrà essere maschile singolare e così via.
Per esempio avremo "questo guastafeste", "questa guastafeste", "questi guastafeste" e "queste guastafeste". Lo stesso discorso che ho fatto per gli articoli.
Ma cerchiamo di capire cosa significano questi sostantivi! Partiamo da "guastafeste"!
Allora, il significato di questo sostantivo è evidentemente collegato al verbo "guastare" e al sostantivo "feste". Cioè un guastafeste è una persona che guasta le feste.
Probabilmente non conoscete il verbo "guastare". Guastare è una variante dei verbi "rompere", "rovinare". Cioè a seconda dei casi, "guastare" può significare rompere oppure rovinare.
In questo caso, nel caso delle feste, rovinare le feste. Rovinare una festa. Quindi un guastafeste in senso stretto è una persona che rovina una festa.
Per esempio, facciamo finta che ci siano delle persone che stanno festeggiando. Stanno ascoltando della musica.
Poi a un certo punto arriva uno, non so, un vicino di casa e dice a queste persone che stanno facendo troppo rumore. Che non possono ascoltare la musica.
Ecco, questa persona potrebbe essere definita, dalle persone che stanno festeggiando, un guastafeste. Perché? Perché ha rovinato la loro festa. Cioè, la festa stava andando bene, poi è arrivata questa persona dicendo: "Non potete sentire la musica! Non potete ascoltare la musica!". E la festa è stata rovinata.
Ah, hai ragione, me ne stavo quasi dimenticando!
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Ecco, sì, io ho fatto l'esempio del guastafeste che arriva e dice: Non potete ascoltare la musica! Però, chiaramente, una persona può guastare la festa in altri modi. Per esempio potrebbe guastare una festa iniziando a fare dei discorsi inopportuni che rovinano l'atmosfera.
Per esempio, se durante una festa una persona inizia a parlare di cose inopportune, inappropriate, che rovinano l'atmosfera, possiamo dire che questa persona è un guastafeste.
Cioè magari alla festa c'era un'atmosfera diciamo gioiosa, scherzosa - o almeno, si spera! Ecco, poi arriva questa persona e inizia magari a far litigare due persone iniziando a parlare di cose di cui non avrebbe dovuto parlare. Ecco, possiamo dire che questa persona è un guastafeste.
Ecco, diciamo che questo è quello che significa "guastafeste" in senso stretto. Cioè una persona che va da altre persone che stanno festeggiando e rovina la loro festa.
Poi in senso lato un guastafeste è una persona che, se vede qualcuno contento o felice, va lì e per così dire rovina la felicità di questa persona. Cioè il guastafeste vede gli altri felici, va da queste persone e dice qualcosa che improvvisamente riduce la felicità di queste persone.
Cioè immaginiamoci che ci sia una persona contenta, felice, gioiosa perché ha ottenuto un determinato risultato oppure - oppure felice per altri motivi, no?
Parla con un suo amico o con una sua amica, e questo suo amico o sua amica inizia a dire: "Eh, però in realtà questo risultato non è che sia tanto positivo". Oppure: "Eh, però, in realtà, a ben guardare, non è che ci sia tanto da festeggiare".
Cosa sta facendo questa persona?
Sta dicendo delle cose che di fatto riducono o sminuiscono la gioia di quella persona. E quindi possiamo dire che sta facendo il guastafeste.
E volendo quella persona gli potrebbe dire: "Ho capito, però adesso non fare il guastafeste!"
Che significa? Significa: Ho capito, però scusa adesso vedi che sono contento, non venire a dirmi queste cose che "distruggono" la mia felicità.
Quindi, ecco, diciamo che si può dire sia "essere un guastafeste", quindi una qualità costante della persona, sia "fare il guastafeste". Cioè in un determinato momento, una persona dice determinate cose che hanno l'effetto di sminuire la gioia, la felicità degli altri.
Sicuramente conoscete persone di questo tipo, no?!
Che se vedono che siete contenti vengono lì e vi dicono apposta, cioè intenzionalmente, qualcosa che vi fa improvvisamente essere tristi. Queste sono definite guastafeste.
Poi la parola "guastafeste" può essere usata anche in modo leggermente diverso. Cioè in riferimento a una persona che non è che sminuisce la felicità di altre persone, ma di fatto rovina i progetti di altre persone.
Per esempio, se voi avete un progetto e c'è una persona che appositamente e intenzionalmente vi impedisce di realizzare questo progetto, voi potete dire che questa persona fa il guastafeste. Cioè vi rovina metaforicamente la festa. In questo caso non è una festa, sarebbe un progetto, però l'idea è la stessa.
Ma passiamo all'altro sostantivo, "rompiscatole"!
Allora, vi premetto che il sostantivo "rompiscatole" ha diverse varianti.
Questa è la variante meno volgare. Poi c'è "rompiballe", poi c'è "rompipalle", e qui il livello di volgarità inizia a salire. E poi ci sono altre varianti più volgari, di cui non parlerò. Perché sono un signore.
Però diciamo che ci potete arrivare da soli, no?! Alla fine per ottenere le varianti più volgari basta sostituire la parola "palle" con altre parole più volgari.
Diciamo che la variante "rompiscatole" non offende nessuno, anzi è una variante quasi bambinesca. Nel senso che ormai non la usa neanche più nessuno. Un tempo veniva usata questa variante, oggi molti dicono "rompiballe". Ma diciamo che la maggior parte delle persone dice senza problemi "rompipalle".
Ok, se voi andate a vedere sul dizionario, vi dice che questa variante sarebbe volgare. Ma diciamo che oggi non si offende più nessuno perché ci sono varianti molto più volgari.
Quindi secondo me, se dite "rompipalle", non è tanto grave. Se proprio volete essere meno volgari, potete sempre dire "rompiballe". In questo caso la parola è meno trasparente.
Nel video parlo del sostantivo "rompiscatole", ma le considerazioni che faccio valgono per tutte le varianti.
Allora, il fatto è che in italiano c'è un'espressione idiomatica che è "rompere le scatole a qualcuno". Che vuol dire, fondamentalmente, dare fastidio a qualcuno. Ovvero fare qualcosa che dà fastidio a questa persona. In particolare se questa cosa viene fatta in modo insistente.
Quindi una persona che rompe le scatole è una persona che infastidisce. Che crea fastidio. Che fa qualcosa che a noi dà fastidio.
Come dicevo, questa è solo una variante - "rompere le scatole". Poi c'è la variante "rompere le balle", "rompere le palle" ecc. Varianti più volgari.
Quindi, in sostanza, "rompere le scatole" vuol dire disturbare, creare fastidio, infastidire, chiedere qualcosa in modo insistente, seccare qualcuno.
Non so se conoscete il verbo "seccare". Ecco, il verbo "seccare" può essere usato in senso figurato per dire, per l'appunto, dare fastidio a qualcuno.
Infatti in italiano c'è il sostantivo "seccatore". Chi è un seccatore? È una persona che dà fastidio.
Cosa intendo per "dare fastidio"?
Intendo per esempio: una persona vi ha chiesto una cosa una volta, voi le avete risposto dicendo di no, poi questa persona dopo ve la chiede di nuovo, voi le rispondete di nuovo di no. La persona ve la chiede nuovamente. E voi le rispondete di nuovo di no. Ecco, questa persona vi sta dando fastidio.
Quindi una persona che rompe le scatole viene definita "un rompiscatole". Quindi se io dico che Luigi è un rompiscatole, voglio dire che Luigi è una persona che dà fastidio.
Ecco, spero che sia chiaro il significato della parola "rompiscatole".
Come dicevo, ricordatevi che questi sono sostantivi invariabili.
Quindi singolare "rompiscatole", al femminile singolare sarà "una rompiscatole". Quindi dovrò dire: "Martina è una rompiscatole".
Al plurale sarà sempre "rompiscatole". Quindi: "Luigi e Marco sono dei rompiscatole". "Daniela ed Elisa sono delle rompiscatole".
Qui in alto magari vi metto il link della playlist con altre parole simpatiche che forse non conoscete, ma che dovete assolutamente imparare, se volete parlare l'italiano come un madrelingua. Mi raccomando, date un'occhiata a questa playlist!
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