In questo video spiego l'espressione "mettere in testa" e come vanno interpretate frasi come "le hanno messo in testa", "gli hanno messo in testa", ecc.
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Di seguito trovi il testo del video | Full English transcript
Salve gente, io sono Luca e questo fantastico video è pensato per quelle persone che stanno studiando o imparando l'italiano come lingua straniera.
Più nello specifico, questo video è pensato per quelle persone che hanno già raggiunto il livello intermedio o intermedio avanzato e vogliono migliorare il proprio italiano.
Questo video, infatti, fa parte di una serie di video dedicata ai modi di dire usati dai madrelingua italiani, che secondo me sono fondamentali se una persona vuole passare dal livello intermedio al livello avanzato.
Perché dico questo? Perché secondo me, se una persona vuole veramente parlare bene l'italiano, deve imparare anche le espressioni idiomatiche che vengono usate dai madrelingua.
Perché poi, lo sapete meglio di me, la grammatica certamente è importante, ma è importante anche arricchire il proprio lessico e continuare a imparare parole nuove. Parole ed espressioni idiomatiche.
In questo episodio, in particolare, volevo parlare del modo di dire "METTERE IN TESTA". Fate attenzione che ho detto "mettere in testa" e non "mettersi in testa".
Inizialmente avevo pensato di parlare di entrambi i modi di dire, cioè "mettere in testa" e "mettersi in testa", e di fare un unico video in cui parlavo di entrambi i modi di dire. Poi però c'ho ripensato, ho cambiato idea, perché comunque sono due modi di dire leggermente diversi e, se li avessi messi entrambi nello stesso video, il video sarebbe stato troppo lungo.
Quindi in questo video parlerò del modo di dire "mettere in testa", in un altro video parlerò del modo di dire "mettersi in testa".
Ho detto "mettere in testa", ma la costruzione più precisamente è: "mettere qualcosa in testa a qualcuno". Oppure, se vogliamo cambiare l'ordine delle parole, "mettere a qualcuno qualcosa in testa", "mettere in testa a qualcuno qualcosa".
Quindi ci sono due argomenti: qualcosa e a qualcuno. Quindi, in altre parole, quando usiamo questa costruzione dobbiamo rispondere a 2 domande. La prima è "Che cosa?", cioè "Che cosa mettiamo in testa?". E la seconda è "A chi?", cioè "A quale persona mettiamo in testa questo qualcosa?".
Ci tengo a fare queste precisazioni perché comunque, ad alcuni di voi sembreranno ovvie, ma in realtà ho notato che molti stranieri che studiano l'italiano sbagliano ad usare queste costruzioni in cui devono specificare due cose diverse, cioè "Che cosa?" e "A chi?".
Perché non possiamo usare quest'espressione senza specificare a chi mettiamo in testa qualcosa. Non possiamo dire: "Hanno messo in testa un'idea strana". In questo caso abbiamo specificato che cosa abbiamo messo in testa, ma non abbiamo specificato a chi. Ecco, un'espressione così non va bene.
Ma facciamo subito un esempio!
Prendiamo ad esempio il presente, anche se non è il tempo più comune con quest'espressione. Comunque sia, partiamo dal presente.
Partiamo dal caso in cui sia io (soggetto) che metto in testa qualcosa a qualcuno. Vediamo un attimo come dovrò dire nei vari casi.
Allora, il primo caso in teoria sarebbe "Io mi metto in testa". Dico in teoria, perché questo in realtà è "mettersi in testa". Perché? Perché io sono il soggetto e la persona a cui metto in testa sono sempre io, quindi questo è "mettersi in testa". Non è "mettere in testa" a qualcuno. Quindi in teoria sarebbe così, ma in realtà questo è "mettersi in testa".
Ma passiamo al caso in cui io metto qualcosa in testa a te. Ecco, in questo caso sarà "io ti metto in testa qualcosa".
Se io invece metto qualcosa in testa a lui, sarà: "io gli metto in testa qualcosa".
A lei: "io le metto in testa qualcosa".
A noi sinceramente sarebbe stranissimo dire una frase del genere, comunque in teoria sarebbe "Io ci metto in testa". Ovviamente una frase di questo tipo è assurda e non la sentirete mai.
A voi sarà: "Io vi metto in testa qualcosa".
A loro sarà: "Io gli metto in testa qualcosa", oppure "Io metto loro in testa qualcosa".
Facciamo un esempio col passato prossimo, che è sicuramente più comune rispetto al presente. Sarà, come dicevo:
la prima persona singolare la saltiamo, in teoria sarebbe "io mi sono messo in testa", però come dicevo questo è "mettersi in testa". Perché il soggetto coincide con la persona a cui metto in testa qualcosa. Quindi in teoria sarebbe "mi sono messo in testa qualcosa", però la saltiamo.
Poi ci sarà "io ti ho messo in testa", "io gli ho messo in testa", "io le ho messo in testa".
La prima persona plurale la saltiamo. La saltiamo per motivi logici.
Poi sarà: "io vi ho messo in testa qualcosa" e "io gli ho messo in testa qualcosa". Oppure "io ho messo in testa loro qualcosa". Scusate, ho sbagliato l'ordine delle parole. Io ho messo loro in testa qualcosa.
Ecco, ci tenevo a fare questa precisazione perché ho visto che molti stranieri che studiano l'italiano sbagliano con questi costrutti. Sbagliano i pronomi. Perché effettivamente c'è il rischio di confondersi.
Cioè come vedete in questo caso io sono il soggetto e poi ci va il pronome della persona a cui faccio qualcosa. In questo caso specifico, a cui metto in testa qualcosa.
Parte del problema è data dal fatto che in italiano nel 95% dei casi il pronome soggetto viene omesso. Quindi poi le persone si confondono e sbagliano a usare i pronomi.
Quindi io per farvi capire meglio ho ripetuto sempre "io", "io", "io", ecc. In realtà poi nella vita reale nessuno dice "io", le forme saranno:
ti metto in testa, oppure ti ho messo in testa,
gli metto in testa, oppure gli ho messo in testa,
le metto in testa, le ho messo in testa,
vi metto in testa oppure vi ho messo in testa,
gli metto in testa oppure metto loro in testa. E così via.
Come vedete, è in questi casi, quando si omette il pronome che poi le persone fanno confusione.
Ma, per assicurarmi che sia tutto chiaro, faccio un altro esempio in cui il soggetto non sono io, ma il soggetto sei tu. In questo caso le forme saranno:
"tu mi metti in testa",
"tu ti metti in testa" dovrebbe essere in teoria la forma della seconda persona singolare, però anche in questo caso è una forma teorica perché questo in realtà è "mettersi in testa". Perché tu metti in testa a te stesso o a te stessa. Quindi è un riflessivo.
Poi c'è "tu gli metti in testa",
"tu le metti in testa",
"tu ci metti in testa" (a noi),
"tu vi metti in testa" è un'assurdità, non la sentirete mai.
E poi "tu gli metti in testa" oppure "tu metti loro in testa".
Facciamo un esempio col passato prossimo che, come vi dicevo, è la forma più comune - poi capirete perché. Allora, sarà:
tu (soggetto) mi hai messo in testa.
Tu... - la seconda persona la saltiamo, sarebbe "tu ti sei messo in testa" ma questo è "mettersi in testa".
La terza persona singolare sarà "tu gli hai messo in testa", oppure "le hai messo in testa".
"Tu ci hai messo in testa".
Tu... - la seconda persona plurale la saltiamo perché è assurda.
E poi ci sarà "tu hai messo loro in testa". Oppure "tu gli hai messo in testa".
Ecco, io ho fatto l'esempio delle forme con "io" e con "tu" come soggetto. Non posso fare tutte le persone perché se no altrimenti il video diventa troppo lungo. Magari vi metto qui sotto nella descrizione del video le altre forme. Per esempio come sarà se il soggetto è "lui", se il soggetto è "lei", se il soggetto siamo noi, ecc.
Ecco, questo per quanto riguarda le forme del modo di dire "mettere in testa".
Cosa significa "mettere in testa"?
Fondamentalmente significa convincere qualcuno di qualcosa. Ma attenzione! Perché comunque "mettere in testa" ha una sfumatura leggermente diversa. E viene usato di solito quando si convince qualcuno di un'idea piuttosto discutibile o assurda.
E in particolare il modo di dire "mettere in testa" sottolinea il fatto che questa persona subisce passivamente questa forma di persuasione, indottrinamento. In sostanza questa persona viene vista come passiva.
Il modo di dire infatti si basa su un'immagine piuttosto trasparente. Cioè c'è qualcuno che prende qualcosa e lo mette in testa, cioè dentro la testa, di un'altra persona.
Ecco, da quest'immagine capite che comunque si tratta di una forma di indottrinamento, non tanto di condivisione che porta la persona a ragionare con la propria testa e ad arrivare alle stesse conclusioni. No. Si tratta proprio di una persona che passivamente impara quello che le viene detto.
Quindi "convincere" è un verbo più generale, mentre invece "mettere in testa" è più vicino all'idea di indottrinare, persuadere. Ma soprattutto si sottolinea il fatto che la persona a cui viene messo in testa qualcosa subisce questa cosa in modo passivo.
E di solito, come dicevo, "mettere in testa" viene usato in riferimento ad idee discutibili o comunque per altri aspetti assurde. Ovviamente non in senso assoluto. Discutibili per la persona che usa questo modo di dire.
Per esempio, se una persona dice: "Le hanno messo in testa delle idee assurde". Oppure: "Le hanno messo in testa alcune idee assurde". Oppure: "Le hanno messo in testa un'idea bizzarra". Oppure, altro esempio: "Le hanno messo in testa tante cose stupide". Oppure: "Le hanno messo in testa tante assurdità".
Ecco, diciamo che nella prima parte del video, quando ho parlato delle forme, ho fatto l'esempio con la prima persona singolare, cioè il soggetto "io" metto in testa.
Di solito questo modo di dire non lo troverete alla prima persona singolare perché comunque, come dicevo, ha una sfumatura particolare. Cioè di indottrinare qualcuno. Non tanto di convincere qualcuno, ma di indottrinare, di persuadere qualcuno che subisce passivamente quello che gli diciamo, si convince in modo passivo.
Quindi per questi motivi di solito una persona non dice "io metto in testa a un altro". Perché comunque è una cosa piuttosto negativa, tra virgolette. Diciamo non è una cosa bella mettere in testa qualcosa a qualcuno. Perché vuol dire che noi lo convinciamo di qualcosa di discutibile.
E in secondo luogo che questa persona subisce passivamente il nostro tentativo di persuasione. Cioè è una persona che in realtà non ragiona tanto con la sua testa, le diciamo una cosa e questa persona si convince.
Quindi per questi motivi di solito non lo troverete alla prima persona singolare. Io ho fatto l'esempio della prima persona singolare perché è la più semplice per spiegare le forme.
Questo modo di dire lo troverete sicuramente più spesso alla terza persona singolare, cioè "gli ha messo in testa", "ti ha messo in testa", "le ha messo in testa" e così via. Perché comunque, come dicevo, il modo di dire comprende una critica. Una critica negativa.
Non so se conoscete il verbo "indottrinare". In italiano c'è questo verbo abbastanza particolare, ricercato, che è "indottrinare". Che in sostanza viene usato in quelle situazioni in cui c'è qualcuno che insegna qualcosa a qualcun altro. E però questo qualcosa viene recepito da questa persona in modo passivo.
Cioè una persona insegna, dice "Devi fare questo! Devi fare quest'altro! Non devi fare quest'altro!" L'altra persona dice "Sì sì sì, è vero, è vero, sì sì sì è vero" in modo passivo, senza capire. Ecco, noi diciamo che questa persona viene indottrinata.
E quindi, se diciamo che a una persona le hanno messo in testa qualcosa, il riferimento è al fatto che questa persona non si è chiesta se poi questa cosa sia vera o no, non si è chiesta perché si faccia in un determinato modo. A questa persona hanno detto di fare questa cosa e questa persona la fa.
Allora, questo modo di dire può essere usato come abbiamo visto con un sostantivo. Quindi "mettere in testa qualcosa a qualcuno". Quindi qualcosa lo possiamo sostituire per esempio con "un'idea assurda", oppure "delle idee assurde". Quindi mettere in testa a qualcuno un'idea assurda. Oppure: "Mettere in testa a qualcuno delle idee assurde".
Oppure possiamo usare il "che" e aggiungere una frase. Per esempio: "Gli hanno messo in testa che mangiare dopo le sei di sera fa ingrasssare". Oppure: "Gli hanno messo in testa che, se mangia dopo le sei di sera, ingrassa". Oppure: "Le hanno messo in testa che mangiare più di due uova alla settimana fa male".
Che significa in questo caso "le hanno messo in testa"? Significa: l'hanno convinta e lei si è lasciata convincere di una cosa discutibile.
Oppure, altro esempio: "Le hanno messo in testa che bisogna bere due litri di acqua al giorno". Cosa significa "le hanno messo in testa"? L'hanno convinta di questa cosa. E in particolare lei si è lasciata convincere. Ha recepito queste informazioni in modo passivo, senza, diciamo, elaborarle con la propria testa.
Questo sottolinea il modo di dire "mettere in testa qualcosa a qualcuno".
Ecco, questo è quanto! Spero che questo video vi sia stato utile e soprattutto che questo modo di dire vi sia piaciuto!
Detto ciò, vi saluto!
E che la Forza dell'italiano avanzato sia sempre con voi!
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