Il proverbio "Chiodo scaccia chiodo"

Cosa significano le espressioni idiomatiche "chiodo scaccia chiodo" e "chiodo schiaccia chiodo"?

In questo video spiego come e quando si usano i proverbi "chiodo scaccia chiodo" e "chiodo schiaccia chiodo".

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Salve gente, io sono Luca e questo meraviglioso video è pensato per le persone che vogliono migliorare il proprio italiano.

Questo video è pensato sia per quelle persone che hanno studiato l'italiano a scuola, in una scuola di lingue oppure all'università, sia per quelle persone che stanno imparando l'italiano o che comunque vorrebbero parlare meglio l'italiano.

In particolare, poi, il video è pensato per quelle persone che vorrebbero ampliare il proprio vocabolario e parlare usando le espressioni usate dai madrelingua italiani.

Se volete veramente migliorare il vostro italiano e imparare nuove espressioni idiomatiche, nuovi modi di dire, vi consiglio vivamente di iscrivervi al canale.

Detto ciò, in questo episodio volevo parlare del modo di dire "chiodo scaccia chiodo".

Tenete presente che ho detto "chiodo scaccia chiodo" e non "chiodo schiaccia chiodo". Allora, personalmente preferisco questa variante, cioè col verbo "scacciare". Vi potrebbe capitare di sentire delle persone che dicono "chiodo schiaccia chiodo". Quindi che usano il verbo "schiacciare". A me sinceramente piace di più la versione con "scacciare" e poi vi spiegherò perché.

Cerchiamo innanzitutto di capire che cos'è un chiodo.

Allora, un chiodo è un piccolo oggetto di metallo che di solito viene inserito in una parete, no? Col martello. Noi mettiamo un chiodo nella parete e poi usiamo questo chiodo per apprendere un quadro. Ecco, quel piccolo oggetto lì si chiama "chiodo".

Mi raccomando, fate attenzione a non confondere il chiodo con la vite. La vite è un oggetto diverso, perché la vite può essere avvitata. Cioè noi possiamo, dopo averla infilata, noi giriamo e avvitiamo la vite.

In particolare, per avvitare una vite usiamo un oggetto che in italiano si chiama "cacciavite".

Il sostantivo "cacciavite" è un po' particolare, perché è un sostantivo composto maschile che termina per E. Però sarà comunque "un cacciavite", "dei cacciavite". Vi potrebbe capitare di sentire persone che dicono "i cacciaviti".

Alcune persone, poi, invece di dire "cacciavite" dicono "giravite". Comunque il sostantivo funziona allo stesso modo. Tecnicamente sarebbe più giusto "giravite" perché "cacciare" in realtà vuol dire più infilare. Mentre "girare" sapete cosa vuol dire.

Però comunque il sostantivo è "cacciavite". Alcune persone dicono "giravite".

Quindi, mi raccomando, non confondete il chiodo con la vite. La vite si può girare, mentre il chiodo viene infilato di solito a martellate. Il chiodo non gira. Il chiodo viene infilato col martello. Battendo col martello si infila il chiodo.

Come dicevo, esistono 2 varianti del modo di dire. Alcune persone dicono "chiodo schiaccia chiodo", altre persone dicono "chiodo scaccia chiodo".

Allora. Il verbo "schiacciare" probabilmente è più comune. "Schiacciare" vuol dire, fondamentalmente, premere.

Se noi abbiamo una lattina e la schiacciamo, vuol dire che facciamo questo movimento. La lattina... premiamo, no? La parte superiore e la lattina diventa più sottile.

Allo stesso modo, se fosse, non so, una bottiglia d'acqua, la schiacciamo, la bottiglia d'acqua diventa più sottile. Ok, non diventa così, magari diventa così.

Allo stesso modo, "schiacciare" può essere usato per esempio quando calpestiamo qualcosa col piede, no? Lo schiacciamo. Per esempio, se qualcuno vi pesta il piede, potete dire: "Ahia! Mi hai sciacciato il piede".

Un altro uso del verbo "schiacciare" è, se per esempio abbiamo il telecomando, no? Possiamo dire "premere il pulsante" oppure "schiacciare il pulsante". Perché c'è il dito che spinge verso il basso il pulsante.

Un altro esempio del verbo "schiacciare" potrebbe essere, non lo so, se c'è una formica per terra che sta camminando, io lascio cadere un libro, il libro cade sopra la formica e la schiaccia.

Allo stesso modo, se io sto camminando per strada e mi cade in testa un meteorite, il meteorite mi schiaccia. Cioè io sono così, il meteorite mi fa sprofondare.

Quindi, fondamentalmente, "schiacciare" è spingere verso il basso.

Probabilmente conoscete il sostantivo "schiaccianoci". Lo schiaccianoci è quell'oggetto che viene usato per aprire le noci. Perché la noce viene messa dentro quest'oggetto, premiamo e le due estremità dell'oggetto schiacciano la noce. Cioè, non le due estremità, le due parti dell'oggetto schiacciano la noce.

Ecco, questo è schiacciare. Sarà: io schiaccio, tu schiacci, lui schiaccia, noi schiacciamo, voi schiacciate, loro schiacciano. Questo è "schiacciare".

Poi c'è "scacciare" che invece vuol dire far andare via. "Scacciare" chiaramente è un verbo meno comune di "schiacciare".

Un esempio potrebbe essere: "C'era una persona che disturbava e l'hanno scacciata". Che significa? Che l'hanno mandata via.

Quindi "scacciare" è mandare via, allontanare.

Quindi cerchiamo un attimo di capire i due scenari.

Se usiamo il verbo "schiacciare" l'immagine è questa: c'è un chiodo infilato nella parete e sopra questo chiodo viene schiacciato un altro chiodo. Cioè un chiodo viene messo sopra un altro chiodo.

Quindi c'è un chiodo nella parete, noi mettiamo un chiodo davanti, colpiamo col martello e in teoria questo secondo chiodo dovrebbe schiacciare il primo chiodo. Cioè lo dovrebbe spingere ancora di più dentro la parete.

Allora, uno scenario di questo tipo in realtà a me non sembra molto verosimile, perché è praticamente impossibile fare una cosa del genere. Perché comunque, se c'è un chiodo infilato in una parete, tu ci metti sopra un altro chiodo, colpisci colpisci colpisci, è impossibile, insomma, schiacciare un chiodo con un altro chiodo. Per questo non mi piace tanto questa variante.

L'altra variante è questa: c'è un chiodo infilato nella parete e noi lo scacciamo con un altro chiodo. Cioè facciamo finta che questo chiodo non sia stato messo proprio bene, no? Sia stato inserito, ma solo di poco nella parete, no? Se noi mettiamo dal lato un altro chiodo e colpiamo col martello, questo secondo chiodo allontana, cioè fa uscire, il primo chiodo, secondo me.

Certo, entrambe le cose sono piuttosto difficili da fare in pratica. Però secondo me schiacciare un chiodo con un altro chiodo è veramente impossibile, mentre invece far uscire un chiodo con un altro chiodo è fattibile in teoria.

Probabilmente molte persone dicono "chiodo schiaccia chiodo" perché comunque, per motivi fonetici, viene da dire "schiaccia". Perché c'è la parola "chiodo", poi ti viene da dire "schiaccia". Anche perché poi "schiacciare" è molto più comune, quindi molte persone dicono "chiodo schiaccia chiodo".

Ecco, questa è l'immagine su cui si basa il modo di dire. Ma cerchiamo di capire come e quando viene usato.

Di solito, nella maggior parte dei casi, viene usato quando c'è una persona che magari è stata lasciata dal marito, dalla moglie, ed è triste per questo motivo. E quindi passa le giornate a pensare a questa cosa.

Quindi questa persona si sente triste perché è stata lasciata dal marito o dalla moglie, oppure dal ragazzo o dalla ragazza. Quindi magari questa persona sta a casa, si sente triste, si sente giù di morale.

A questa persona viene consigliato di uscire e di conoscere gente nuova. Cioè di conoscere nuove persone. Perché? Perché la speranza è che questa persona conosca un'altra persona, un altro ragazzo o un'altra ragazza, si innamori di questa nuova persona e in questo modo dimentichi (tra virgolette) la persona che l'ha lasciata.

Quindi la nuova persona sarebbe il chiodo che scaccia il chiodo che era stato infilato nel muro. Cioè sarebbe il secondo chiodo che scaccia il primo chiodo.

E quindi potremmo usare questa espressione in una frase di questo tipo: "Ma dai, non dovresti stare sempre a casa, dovresti uscire, conoscere nuove persone. Alla fine lo sai anche tu, chiodo scaccia chiodo".

Ovvero: il modo migliore per superare la depressione che di norma segue l'essere lasciati consiste nel conoscere una nuova persona. E iniziare una nuova relazione che comunque va a sostituire (tra virgolette) quella precedente.

E poi lo sapete meglio di me che, se una persona viene lasciata e poi continua a pensare alla persona che l'ha lasciata, non è una situazione che poi si risolve facilmente. Se però questa persona conosce un'altra persona e si innamora di una nuova persona, la situazione, diciamo, è più semplice.

Ecco, in questo senso, questo modo di dire è molto simile a un'altra espressione idiomatica. O meglio, a un proverbio italiano, che è "Morto un papa, se ne fa un altro".

Qualche tempo fa avevo fatto un video proprio su questo proverbio. Se non lo conoscete vi invito ad andare a guardarlo. Qui vi metto in alto la scheda. Perché comunque sono due modi di dire piuttosto simili.

Ecco, questo è quanto. Spero che questo modo di dire vi piaccia.

Detto ciò, vi saluto!

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