In questa videolezione di lingua italiana per stranieri spiego le espressioni idiomatiche "mettere in tasca" e "mettersi in tasca" e il verbo "intascare" / "intascarsi".
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Di seguito trovi il testo del video | Full English transcript
Salve gente, io sono Luca e questo epico video è pensato per le persone che vogliono imparare l'italiano.
Più nello specifico, questo video è pensato per quelle persone che hanno già acquisito le basi della lingua e della grammatica italiana e che vogliono migliorare il proprio italiano.
Su questo canale, infatti, ho pubblicato centinaia di video su varie espressioni idiomatiche italiane e conto di continuare a pubblicarne. Quindi, se volete migliorare il vostro italiano imparando nuovi modi di dire, vi consiglio di iscrivervi al canale.
Detto ciò, in questo video volevo rispondere a una richiesta che mi è stata fatta da uno degli iscritti al canale.
Questa persona mi aveva chiesto, qualche tempo fa, se potessi fare dei video su alcuni modi di dire con il verbo METTERE. Uno di questi era il modo di dire "mettere in tasca".
Allora, vi dico subito che ci sono 2 varianti. C'è la variante con il verbo così, "mettere in tasca". E poi c'è la variante con il verbo riflessivo, "mettersi in tasca". Personalmente preferisco la seconda variante, cioè "mettersi in tasca". E poi vi spiegherò perché preferisco questa variante. O meglio, probabilmente lo capirete da soli.
Quindi cogliamo un attimo l'occasione per ripassare la forma riflessiva del verbo.
Se noi abbiamo "mettere in tasca", sarà semplicemente: "metto in tasca", "metti in tasca", "mette in tasca", "mettiamo in tasca", "mettete in tasca", "mettono in tasca".
Ok. Se poi invece noi abbiamo la forma riflessiva, sarà, molto banalmente: "mi metto in tasca", "ti metti in tasca", "si mette in tasca", "ci mettiamo in tasca", "vi mettete in tasca", "si mettono in tasca".
Fin qui nessun problema.
Alcuni stranieri che studiano l'italiano tendono a sbagliare il passato prossimo.
Perché, se abbiamo "mettere in tasca" usiamo l'ausiliare "avere", quindi sarà: ho messo in tasca, hai messo in tasca, ha messo in tasca, abbiamo messo in tasca, avete messo in tasca, hanno messo in tasca.
Se invece abbiamo il verbo riflessivo "mettersi in tasca", le forme saranno, per i soggetti maschili: mi sono messo in tasca, ti sei messo in tasca, si è messo in tasca, ci siamo messi in tasca, vi siete messi in tasca, si sono messi in tasca.
Chiaramente, se parliamo di soggetti femminili, dovremo usare il femminile. Quindi invece di "messo" e "messi", dovremo usare "messa" e "messe". Quindi, nel caso dei soggetti femminili, avremo: mi sono messa in tasca, ti sei messa in tasca, si è messa in tasca, ci siamo messe in tasca, vi siete messe in tasca, si sono messe in tasca.
Dal punto di vista del significato, questo modo di dire è piuttosto semplice da spiegare.
Il modo di dire può essere usato in senso letterale e in senso figurato.
In senso letterale, "mettere in tasca" ("mettersi in tasca") fondamentalmente vuol dire prendere qualcosa e infilarlo nelle proprie tasche. Quindi mettere in tasca in questo caso va interpretato come infilare in tasca.
Per esempio, se io dico che mi metto in tasca il telefono, cosa significa? Significa che prendo il telefono e me lo infilo in tasca. Probabilmente nelle tasche dei pantaloni. In una delle tasche dei pantaloni. Certo, non dev'essere per forza la tasca dei pantaloni, può anche essere la tasca del giubbotto, la tasca del cappotto. Insomma, avete capito il punto.
Un errore che ho visto che gli stranieri che studiano l'italiano tendono a fare è questo. Cioè usano la variante "mettere" e poi usano il possessivo. Per esempio dicono: "Ho messo nella mia tasca".
Ecco questa non è la variante standard in italiano. In italiano non si dice così. In italiano si dice: "mi sono messo in tasca". Certo, uno può sempre dire "ho messo in tasca". Questo è accettabile. A me piace più la variante "mi sono messo in tasca". Sicuramente la variante "ho messo nelle mie tasche" è sbagliata.
Quindi il significato letterale del modo di dire è chiaro, no? Se qualcuno si mette in tasca qualcosa vuol dire che prende quest'oggetto e lo infila nelle tasche.
Poi c'è il significato figurato. Cosa significa "mettersi in tasca"? Significa ottenere un qualche tipo di guadagno, di solito in modo illecito.
Non so se conoscete il verbo "intascare". Ecco, in italiano c'è il verbo "intascare". Poi c'è anche la variante "intascarsi". Quindi sarà "ho intascato" e "mi sono intascato". Ecco, "mettersi in tasca" è lo stesso di intascarsi.
Se io dico che una persona si è intascata diecimila Euro, per esempio, non è lo stesso che dire "Ha guadagnato diecimila Euro". Perché comunque "si è intascata" dà una sfumatura particolare. Cioè voglio sottolineare il fatto che questa persona ha ottenuto questo guadagno in modo illegale, illecito. O comunque facendo qualcosa di scorretto.
Questa sfumatura non è sempre presente, ma di solito è presente. E quindi, se io uso questo modo di dire, di solito esprimo una critica negativa nei confronti della persona che ha guadagnato quel qualcosa.
Per esempio, io potrei anche parlare di una persona che, non so, prende uno stipendio, prende, facciamo finta, non so, duemila Euro di stipendio al mese. Se io dico che lui o lei si intasca duemila Euro al mese, c'è un po' questa sfumatura di: guadagna questi soldi, però probabilmente non è che si impegna più di tanto. Cioè in un certo senso è un po' come se li rubasse, questi soldi.
Quindi capite che "mettersi in tasca" è vicino all'idea di rubare. Rubare in senso stretto, oppure ottenere qualcosa che in realtà non dovremmo ottenere.
Un altro esempio concreto potrebbe essere: "Si è messo in tasca 300 Euro per non fare niente". Che signiifca? Significa che questa persona si è presa 300 Euro, ma in realtà non ha fatto niente, è come se in un certo senso questi soldi li avesse rubati.
Oppure, facciamo finta che noi stiamo parlando di una grossa azienda, una multinazionale, no? Avete presente che queste aziende poi hanno dei megadirettori galattici che prendono stipendi assurdi, no? Premi assurdi. O meglio, "assurdi" per le persone normali, no?
Commentando lo stipendio di uno di questi direttori, potremmo dire, ad esempio: "In un anno si è messo in tasca 250.000 Euro".
Capite che è diverso se io dico "Si è messo in tasca 250.000 Euro" e se dico "Ha guadagnato 250.000 Euro". Perché "ha guadagnato" è una forma neutra. Invece "si è messo in tasca", oppure "ha messo in tasca" esprime una sfumatura particolare, una critica negativa.
Non è proprio come dire "ha rubato", però l'idea è simile. È un po' meno forte di "rubare", però comunque si sottolinea il fatto che questa persona non si è guadagnata quei soldi. Perché magari, se uno critica lo stipendio di questi megadirettori, quello che ha in mente è che, secondo lui, quella cifra è troppo alta per quello che fanno.
Da ultimo, volevo dire un'altra cosa.
Questo è l'uso figurato di "mettersi in tasca", no?
Prima di fare questo video, ho controllato sul dizionario e ho visto che due dizionari diversi riportavano anche altri 2 usi figurati che io sinceramente non avevo mai sentito in vita mia.
Secondo un dizionario, esisterebbe l'espressione "mettersi in tasca qualcuno". Che vorrebbe dire, sempre secondo il dizionario, raggirare o ingannare qualcuno senza problemi.
E facevano l'esempio della frase: "Quello stupido ce lo mettiamo in tasca". E spiegava, il dizionario, che questa frase vorrebbe dire che questa persona verrà ingannata senza problemi, sarà facile da ingannare, sarà facile da raggirare, sarà facile da fregare.
Secondo un altro vocabolario online, invece, esisterebbe l'espressione "mettersi in tasca qualcuno" che vorrebbe dire non temere una determinata persona.
Ovvero, il vocabolario faceva questo esempio: "Quello lì me lo metto in tasca!" E spiegava che questa frase vorrebbe dire, in teoria, che la persona che pronuncia questa frase non ha paura di quella persona. Dice "Me lo metto in tasca" come se fosse un nemico di poco conto, una persona che non teme affatto. Cioè, che se uno dice "Me lo metto in tasca" è sicuro di battere quel nemico, o comunque è sicuro che quella persona non gli creerà problemi.
Allora. Io sinceramente in vita mia non ho mai sentito nessuno usare l'espressione "mettersi in tasca qualcuno" e non ho mai sentito questi modi di dire. Ve ne parlo giusto perché li ho letti poco fa su Internet. Ma comunque sia, io questi modi di dire non li avevo mai sentiti in vita mia.
Ho invece sentito, e molto spesso, dei modi di dire che hanno un significato uguale a "Me lo metto in tasca". E sono: "Me lo mangio a colazione" e "Mi fa un baffo!" (punto esclamativo).
Cioè, in altre parole, in italiano noi possiamo dire, se non temiamo una persona, se non temiamo un determinato "nemico" (tra virgolette) o rivale o avversario - possiamo dire: "Ma quello lì me lo mangio a colazione!". Che significa? Che non è un problema per me, posso batterlo facilmente, sicuramente non ho paura di quella persona.
Allo stesso modo, possiamo dire "Ma quello lì mi fa un baffo!". Il significato è lo stesso. Cioè quella persona lì non è un nemico, un avversario, un rivale che mi preoccupi. Onestamente non ho paura di quella persona, so di poterlo battere, so che questa persona non mi creerà alcun problema.
Quindi, ecco, i modi di dire sono 2: "me lo mangio a colazione" e "mi fa un baffo". Questi sono modi di dire che io ho sentito spesso.
Invece, come dicevo, il modo di dire "me lo metto in tasca" non l'avevo mai sentito, personalmente. Allo stesso modo non avevo mai sentito frasi come "Ce lo mettiamo in tasca" per indicare che una determinata persona è facile da raggirare, da ingannare.
Personalmente non vi consiglio di usare l'espressione "mettersi in tasca qualcuno" perché come dicevo poi ci sono persone che come me non l'hanno mai sentita.
L'altro uso figurato, quello di cui ho parlato, cioè quello di guadagnare in modo scorretto, quello è comunissimo. Quindi vi consiglio di usare l'espressione soltanto in questo modo.
Ecco, questo è quanto.
Spero che questo modo di dire vi sia piaciuto e che sia tutto chiaro.
Detto ciò, vi saluto!
E che la forza dell'italiano avanzato sia con voi!
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Di solito pubblico una o due nuove lezioni a settimana.