In questa lezione di italiano per stranieri spiego la differenza tra le congiunzioni "poiché" e "perché" e perché è sbagliato usare una al posto dell'altra.
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Di seguito trovi il testo del video | Full English transcript
(Introduzione del canale)
Salve gente, io sono Luca e questo splendido video è pensato per le persone che stanno imparando la lingua italiana.
Più nello specifico, questo video è pensato per quelle persone che hanno già imparato l'italiano di base e vogliono migliorare il proprio italiano.
Mi riferisco sia alle persone che stanno seguendo un corso di italiano, per esempio all'università oppure in una scuola di italiano, sia a quelle persone che vogliono imparare l'italiano da sole.
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Detto ciò, in questo video volevo parlare di un errore veramente molto, molto, molto comune. Quest'errore viene fatto da tantissimi stranieri che studiano l'italiano.
Penso che parte del problema stia nel fatto che questa cosa in realtà non viene spiegata tanto bene.
L'errore riguarda due parole: la parola Poiché e la parola Perché. In particolare, l'errore consiste nell'usare la parola "poiché" al posto della parola "perché".
Per curiosità ho dato un'occhiata su Internet e ho visto molti video in cui questa cosa viene spiegata in modo piuttosto strano. Ho visto che spesso si dice che "perché" e "poiché" sono sinonimi. Quindi che se uno vuole usare "poiché" può usare "poiché", se uno vuole usare "perché" può usare "perché".
Il problema è che le cose non stanno esattamente così. Cioè fondamentalmente dire che "perché" e "poiché" sono sinonimi, è come dire che tra un mela rossa e una mela verde non c'è nessuna differenza perché sono entrambe mele.
In realtà, anche se queste due parole hanno un significato analogo, in determinati tipi di frasi bisogna usare "poiché", in altri tipi di frasi bisogna usare "perché".
Vi faccio subito un esempio, così capite.
Prima vi faccio l'esempio della frase con "perché".
"Non sono uscito perché pioveva".
Ora proviamo a riformulare la frase usando la parola "poiché". Adesso vi faccio un esempio del modo corretto di usare la parola "poiché", cioè usando "poiché" come dovrebbbe essere usata questa parola.
"Poiché pioveva, non sono uscito".
Quindi in sostanza, come significato generale, queste due frasi, la frase con "perché" e la frase con "poiché" hanno lo stesso significato. Non è che una frase vuol dire una cosa, e l'altra frase vuol dire un'altra cosa. Vogliono dire la stessa cosa.
C'è però una differenza molto importante, ovvero: "perché" viene usato quando la frase causale, cioè la frase col motivo, segue la frase principale. Infatti nel mio esempio era: "Non sono uscito perché pioveva".
Quindi c'è prima la frase "non sono uscito" e poi c'è "perché" e poi c'è "pioveva". Non sono uscito perché pioveva. Quindi l'ordine delle frasi è questo. Frase principale, perché, pioveva.
Nel secondo esempio, invece, il periodo è strutturato al contrario. Cioè prima abbiamo la frase causale: "poichè pioveva, non sono uscito". Quindi c'è prima la frase che indica il motivo e poi c'è la frase principale: Poiché pioveva, non sono uscito.
Quindi qual è la cosa che cambia? L'ordine delle frasi.
A questo punto va detto che io non posso usare "perché" all'inizio del periodo. Cioè io non posso dire: "Perché pioveva non sono uscito". Questa frase è sbagliata, non si dice così. Quindi "perché" si può usare soltanto quando la frase causale segue la frase principale. Quindi non si può dire: "Perché pioveva, sono uscito".
Ma questo non è l'errore di cui volevo parlare nel video. Anche perché di solito non viene fatto quest'errore.
Di solito viene fatto l'errore opposto. Ovvero gli stranieri che studiano l'italiano usano il "poiché" nelle frasi in cui ci vorrebbe il "perché". Quindi dicono cose del tipo: "Non sono uscito poiché pioveva".
Allora. Anche se questo non è un errore strettamente grammaticale, e qualcuno potrebbe anche dire che non è un errore, il "poiché" usato in questo modo stona tantissimo nell'italiano contemporaneo.
Cioè questo era il modo con cui ci si esprimeva nell'Ottocento. Il "poiché" usato la posto di "perché" è una cosa antiquata. Nell'italiano contemporaneo, la stragrande maggioranza delle persone dice: "Non sono uscito perché pioveva". Non dice: "Non sono uscito poiché pioveva". Questa frase suona assolutamente antiquata.
Proprio lo stesso "poiché" è una parola, se vogliamo, antiquata. Cioè, in altre parole, quando io sento uno straniero che dice: "Non sono uscito poiché..." - nel momento stesso in cui sento "poiché", percepisco che sta usando una parola assolutamente fuori luogo.
Perché da un punto di vista grammaticale ok è giusta. Però nell'Ottocento si usava "poiché", adesso si dice "perché".
Nell'italiano contemporaneo, la congiunzione "poiché" può essere usata, ma solo, come dicevo, all'inizio. Cioè all'inizio del periodo: "Poiché pioveva, non sono uscito". Quest'uso è accettabile.
A me comunque, e a molte altre persone, la parola "poiché" sembra una parola veramente antiquata, arcaica. Personalmente io non la uso mai. Anche nelle frasi del tipo "Poiché pioveva, non sono uscito", io preferisco sostituire "poiché" con altre parole.
Per esempio, a me piace dire: "Visto che pioveva, non sono uscito". Oppure: "Dal momento che pioveva, non sono uscito". Anche se "dal momento che" è un'espressione più lunga, è comunque meno pesante, perché comunque la parola "poiché" ha un sapore veramente arcaico e antiquato.
Il mio consiglio, personalmente, è di non usare la congiunzione "poiché". In generale. Sia per quanto riguarda l'inizio del periodo - in questo caso vi consiglio di dire "visto che", oppure "dal momento che", oppure "considerato che". Personalmente la mia espressione preferita probabilmente è "visto che", perché è anche la più breve.
Ma soprattutto vi prego, vi imploro di non usare la congiunzione poiché al posto di "perché" nelle frasi causali che seguono la principale. Quindi vi prego, non dite cose del tipo: "Non sono uscito poiché pioveva". Perché suona veramente come una frase dell'Ottocento.
Cioè, in altre parole, se voi parlate benissimo l'italiano, ma poi mi mettete questo "poiché" al posto di "perché", tutti si rendono conto che c'è qualcosa di strano. Cioè che avete usato la parola sbagliata.
Ma facciamo un altro esempio concreto.
"Sono tornato a casa perché stavo male".
Come vedete, qui io ho la frase principale, poi la causale e quindi ho usato la congiunzione "perché": "Sono tornato a casa perché stavo male".
Quale potrebbe essere l'errore? L'errore potrebbe essere usare "poiché", cioè: "Sono tornato a casa poiché stavo male".
Come dicevo, da un punto di vista grammaticale e stretttamente tecnico, questa frase sarebbe giusta. Però suona come una frase veramente arcaica.
Il "poiché" lo potreste usare nel caso in cui voi costruiate il periodo in modo diverso. Cioè dovreste dire: "Poiché stavo male, sono tornato a casa".
Qual è la differenza? L'ordine delle frasi.
Comunque, come vi dicevo prima, io non direi: "Poiché stavo male, sono tornato a casa". Perché in generale a me il "poiché" non piace. O meglio, non è che non mi piace, ma lo percepisco come una parola arcaica. Potete anche chiedere ad altri italiani, e probabilmente vi diranno la stessa cosa.
Quindi io invece di dire "poiché stavo male", direi: "Visto che stavo male, sono tornato a casa".
Un altro esempio di frase che suona strana: "Stasera devo tornare a casa presto poiché domani mi devo svegliare alle sei".
In questo caso, bisognerebbe dire, sarebbe preferibile dire: "Stasera devo tornare a casa presto perché domani mi devo svegliare alle sei".
Oppure, facciamo un altro esempio di frase che suona strana.
"Guarda, ti aiuterei, ma non posso fermarmi poiché sono di fretta".
Come bisognerebbe dire? "Non posso fermarmi perché sono di fretta".
Quindi, per concludere, abbiamo visto che in sostanza ci sono due parole, "perché" e "poiché", che sono specializzate. Cioè "perché" si usa in determinati casi, la congiunzione "poiché" si può usare in altri casi.
Abbiamo visto che "perché" si usa quando c'è la causale che segue la principale, e non si può assolutamente usare quando c'è la causale che precede la principale. Assolutamente non dite: "Perché stavo male, sono tornato a casa". Perché questa è una frase sbagliatissima, la congiunzione "perché" non si può usare all'inizio di frase affermativa.
Poi abbiamo visto che il "poiché", invece, andrebbe usato all'inizio del periodo, quando c'è una frase causale che precede la principale. Quindi abbiamo visto che il "poiché" andrebbe usato in una frase del tipo: "Poiché stavo male, sono tornato a casa". Oppure: "Poiché pioveva, non sono uscito".
L'errore di cui ho parlato consiste nell'usare poiché quando c'è la causale che segue la principale. Cioè il poichè al posto di perché.
Questo non è un errore in senso tecnico, grammaticale, ma è un errore diciamo di stile, è un brutto errore di stile. Perché comunque "poiché" usato in questo modo rientra nello standard dell'Ottocento. Cioè nell'Ottocento le persone si esprimevano così. Poi nell'italiano contemporaneo "poiché" è rimasto solo come congiunzione all'inizio del periodo.
Quindi nel caso del "perché" all'inizio del periodo è proprio un errore di grammatica, è proprio sbagliato, non si può fare, non va fatto. Punto. Ma comunque vedo che non lo fa nessuno.
Nel caso invece del "poiché" quando c'è la causale che segue la principale, questo non è un errore di grammatica. In teoria si faceva così nell'Ottocento, adesso nell'italiano contemporaneo non si fa più così.
Certo, potete farlo. La gente per capirvi vi capisce, ma comunque c'è questa sfumatura che vi ho detto. Cioè sembra una frase veramente strana. Una frase arcaica.
Quindi in soldoni, cioè per concludere, per riassumere quello che ho detto finora. Qual è il messaggio da portare a casa? È questo: non usate "poiché" al posto di "perché".
Se avete una causale usate "perché", perché questo è quello che fa il 95% degli italiani.
Se proprio vi piace la parola "poiché", ricordatevi che propriamente andrebbe usata all'inizio del periodo.
Vi ho anche detto che in generale a me la congiunzione "poiché" non piace, anche in questi casi. Preferisco dire "visto che", "dal momento che", che comunque sono espressioni che non hanno questo sapore antiquato.
Ecco, questo è quanto. Spero che questo video vi sia stato utile.
Detto ciò, non mi resta che salutarvi.
E che la forza dell'italiano avanzato sia con voi!
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